Di Vittorio Venditti
ANZIANI, ATTENTI ALLE TRUFFE… STATALI E BANCARIE!!!
Se la domenica è dedicata a Dio, su queste pagine la ‘religione’ la si rispetta purché agisca ad almeno mezzo metro dagli interessi di chi scrive.
E’ in quest’ottica che mentre altri mettono in risalto gli ormai obsoleti e quasi carnascialeschi (se non fosse per i risultati sui quali c’è davvero poco da scherzare) raggiri a base di finti marescialli o falsi avvocati, imbrogli avversi agli anziani, periodicamente torna di moda la truffa perpetrata da chi una volta subiva ed oggi fa rapine come può, magari di poche decine d’euro, ma che formando un mare con tante gocce, crea un capitale da spartire, non proprio indifferente.
Dunque, il duemilaventicinque ha portato il recapito di buste contenenti lettere sufficientemente chiare che rendendo noto che da quest’anno le pensioni provenienti da Stati che non hanno accordi con la comunità europea non potranno più venir erogate mediante assegni esigibili dal titolare con effetto immediato, invitano la persona anziana destinataria di tal avviso a fornire le coordinate bancarie sulle quali scaricare l’importo da ricevere, pena l’emissione di un assegno di traenza qualora non verranno inviati i dati richiesti.
Cos’è l’assegno di traenza? E’ null’altro che un mandato di pagamento non trasferibile che può venir riscosso esclusivamente dal titolare, dopo che questo lo avrà caricato su un suo strumento di deposito che generalmente è un libretto postale, bancario o qualcosa di simile e che permette la riscossione dell’importo dichiarato sullo stesso titolo di credito, dopo un tempo che può andare da due a tre settimane dal versamento effettuato come descritto.
Molte persone che oltre ad essere avanti con l’età non hanno più voglia di combattere, si recano presso lo sportello bancario ove sanno d’approcciarsi a chi può aiutarle in tal senso, trovandosi però (a loro insaputa) di fronte a chi ha l’ordine di raccattare il possibile, magari propinando alla sventurata persona utente, carte prepagate (quando va bene) o direttamente l’apertura di conti correnti che serviranno spesso a ricevere un importo annuo che non supera l’euro giornaliero e che costano quanto i ladri in questione impongono a chi s’assoggetta per le più svariate ragioni a tali ‘servizi’.
Il registrato di prima mano è stato rintuzzato abilmente perché è bastato leggere tra le righe le parole dell’improvvido cassiere e risolvere il tutto con un nulla di fatto in favore della persona che aveva richiesta la consulenza, prima all’impiegato appena chiamato in causa, poi, (per mancata convinzione), a chi sta proponendo tal resoconto. La soluzione è risultata quella d’acquisire l’assegno di traenza per due motivi: il primo sta nel dover ricevere quell’assegno e fotocopiarlo per poi allegarlo al futuro RED che chi è titolare di queste pensioni ha l’obbligo di fornire ad uno Stato che già sa tutto, ma pretende conferme dagli utenti nella speranza che questi cadano in fallo per rubar loro altro danaro; il secondo motivo del quale tener conto, per poter versare il mandato di pagamento stesso sul libretto normalmente usato per ricevere la pensione italiana, considerato che seppur quest’ultima porta chi ha lavorato per una vita alla fame, sicuramente permette la ricezione (differita di quindici giorni) dei propri soldi generalmente provenienti da un altro Stato che lucra sui risparmi altrui, (cercando d’azzerare quelli che piccoli, non appartengono ai compari di questa forma di delinquenti), acquisizione comunque sicura e libera dalle fauci di quei pezzenti che non mangiano per evitare di rilasciare all’ambiente quanto i loro corpi rifiutano, non rendendosi conto che quello strumento che si chiama danaro e che serve alla vita, a questi morti di fame la vita la condiziona, tanto che persino i cassieri delusi dalla mancata apertura di conti correnti o carte prepagate per raschiare il fondo delle tasche delle persone anziane, alla fine ci restano male, per la goduria di chi, senza saper ne leggere ne scrivere nel ramo, ha fatto il bene della propria persona cara, irridendo di gusto quella feccia.
TIE’!!!!!!!