Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Luca Taddeo
Sabatelli: «Pagato l’approccio come all’andata. Ci sarà utile per Torino»
SCHIO 69
MAGNOLIA CAMPOBASSO 56
(18-9, 32-19; 47-35)
SCHIO: Dojki? 8 (2/6, 0/4), Laksa 8 (1/3, 2/5), Salaün 12 (2/4, 2/4), Keys 7 (2/5, 1/1), Juhász 10 (3/7, 0/1); Verona 6 (0/2, 2/3), Andrè 4 (2/2), Sottana 10 (3/5, 1/1), Bestagno 4 (2/2, 0/1), Zanardi (0/1 da 3). All.: Dikaioulakos.
CAMPOBASSO: Morrison 7 (2/6, 0/3), Scalia 6 (1/5, 1/5), Quiñonez 16 (4/8, 1/4), Madera 6 (3/7, 0/4), Kunaiyi 10 (5/5); Meldere 6 (3/7), Zi?mborska 3 (1/1 da 3), Trimboli 2 (1/4, 0/3), Giacchetti (0/1 da 3). Ne: Moscarella Contreras e Cerè. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Cassina (Monza Brianza), Costa (Livorno) e Bertuccioli (Pesaro Urbino).
NOTE: fallo tecnico (proteste) al 12’47” (22-9) per Sabatelli (allenatore Campobasso) ed al 24’33” (32-24) per panchina (Schio). Tiri liberi: Schio 11/13; Campobasso 9/13. Rimbalzi: Schio 44 (Juhász 11); Campobasso 31 (Kunaiyi 9). Assist: Schio 16 (Verona 5); Campobasso 15 (Morrison 5). Progressione punteggio: 10-2 (5’), 23-10 (15’), 32-25 (25’), 59-46 (35’). Massimo vantaggio: Schio 17 (59-42); Campobasso mai.
Un approccio con troppo timore reverenziale e tre quarti poi in linea con le proprie avversarie, in particolare una ripresa con un exploit parziale nel terzo quarto ed un parziale complessivo in parità. La Magnolia Campobasso cede al PalaRomare alla leader Schio, ma lascia intravedere dei segnali che in prospettiva potrebbero dare nuovo sprint alle rossoblù: le due squadre, infatti, si ritroveranno nel giorno di San Valentino per la semifinale di Coppa Italia.
POLVERI BAGNATE Per i #fioridacciaio, nonostante una buona applicazione difensiva, l’avvio offensivo è horribilis. Schio va subito 6-0. Blanca Quiñonez (sarà anche la top scorer complessiva della contesa a quota 16) prova ad alzare la voce per le rossoblù. Madera, con una tripla, riporta le campobassane ad un solo possesso (10-7), ma Schio si allontana ulteriormente e doppia le campobassane al 10’ (18-9).
TENTATIVO DI RISALITA Le magnolie cercano altre convinzioni nel secondo periodo, riportandosi sotto la doppia cifra e creando più di una difficoltà con la propria difesa all’attacco veneto. Quello che latita ancora a momenti è l’offensiva con buoni tiri costruiti, ma con percentuali basse che consentono alle scledensi di poter gestire il margine ed aumentarlo a tredici lunghezze (32-19) all’altezza dell’intervallo lungo.
RIENTRO A METÀ Al ritorno in campo le molisane imbrigliano ulteriormente le proprie avversarie che non riescono a sfondare in attacco ed iniziano a subire i canestri delle rossoblù che a metà periodo arrivano sino al meno sette (32-25). Poi una serie di iniziative personali corroborate da triple delle venete dà un po’ di respiro alle orange, che finiscono però per vedere le proprie avversarie avanti (16-15) nel parziale.
PERIODO IN LINEA Le rossoblù riescono a rimanere in linea con le proprie avversarie anche nell’ultimo quarto. Schio prova a forzare i ritmi, ma la difesa delle magnolie tiene botta e con le venete che mutano le alchimie in più di una circostanza (giocando anche con le tre piccole), le campobassane, passo dopo passo, vengono fuori con anche Kunaiyi che si fa sentire sino al meno tredici registrato al 40’.
A REFERTO CHIUSO Al termine, così, l’analisi di coach Sabatelli è la sintesi di una contesa in cui l’avvio ha pesato (e non poco) sulla prova dei #fioridacciaio.
«Anche stavolta, così com’era stato nel match d’andata, siamo entrati sul parquet troppo timorosi e ci siamo portati sino alla fine i due break del primo quarto. Però abbiamo avuto la forza dal secondo quarto in poi di provare a rientrare con loro che nei momenti cruciali, si sono affidati ai loro elementi di maggiore esperienza. Sappiamo però che già dal prossimo incrocio, sarà fondamentale avere un altro tipo d’atteggiamento in avvio».
Il team di coach Sabatelli ha messo più di un granello di sabbia alle orange, pagando unicamente il dato numerico delle percentuali.
«Il dato balistico in sé non ci ha data ragione, così come abbiamo subito troppo a rimbalzo. Loro sono formazione abituata a questi livelli. Con altri dati numerici son certo sarebbe stata tutt’altra partita», la sintesi di Sabatelli.