Di Luca Giordano
Quest’oggi non c’era neve alta a Capracotta, il comune più alto del Molise con i suoi 1400 metri sul livello del mare. Suggestiva è stata la vista della neve che ormai sciolta, dava vita a veri e propri ruscelli d’acqua che di questi nostri tempi odierni dettati dal cosiddetto ‘riscaldamento climatico’ è una vera e propria manna dal cielo.
Entrando in paese (dove si contano appena settecentosettanta abitanti) si percepisce la quiete che il borgo emana: lì, sembra quasi di essere in un posto dove il tempo s’è fermato. Qualche presepe è ancora sparso per il paese (segno della grande tradizione presepiale di Capracotta), lungo la strada principale del paese dove molti palazzi sembrano esser chiusi.
Un anziano del posto ci spiega che tutti i giovani sono andati via, chi per lavoro, chi per studio (varcando anche i confini nazionali), lasciando il paese in ‘affidamento’ ai più saggi che d’inverno aspettano la bella stagione ed il ritorno dei figli e nipoti per le vacanze estive. Si perché Capracotta in estate arriva a contare più di tremila abitanti e come per magia, tutte le strade del paese tornano ad animarsi.
Infine, chiediamo al Sig. Vincenzo, il proprio pensiero sul turismo a basso costo che sta letteralmente invadendo le vicine piste sciistiche di Roccaraso (visto che impianti importanti li ha anche Capracotta), lui sorridendo ribadisce il proprio voler star tranquillo e mantenere quella specie di riservatezza che riesce ancora salvaguardare quei posti.