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Il Gigante Dai Piedi D’Argilla

Di Vittorio Venditti

Parecchi Culi Tremano

Se c’è chi ritiene il sottotitolo un affronto ad un potere dello stato (in minuscolo per espressa volontà di chi scrive) chi espone questo suo legittimo pensiero dovrebbe paragonare il tutto a quell’uguaglianza gridata platealmente dall’articolo tre della costituzione creata per il servire tutti gli italiani e sventolata da quei pochi che al resto della cittadinanza del paese cui dovrebbero dar giustizia, non solo non forniscono questo servizio, ma qualora vengano fatte notare tali discrepanze, il rischio per chi agisce in tal senso è di venir tacitato per ‘supposta’ ignoranza di chi protesta, volendosi tener leggeri come Obelix a cena quando mangia solo quattro cinghiali senza esser passato per il Molise dove potrebbe far spesa gratis con la protezione dei cosiddetti ‘poteri forti’ che è una diceria da Carnevale come tutti sanno.

Giustizia

Ieri s’è assistito all’ennesima e purtroppo non ultima puntata del pietoso spettacolo nazionale di chi sa che ormai il tempo delle bazzecole dovrebbe essere arrivato al capolinea. Questi soggetti che ormai definire di cattivo gusto offende Carnevale, sventolando il libello che oggi non verrà nemmeno riproposto, dimenticano ad esempio che nelle loro bische dove gestiscono ciò che una volta forse era sacro e che oggi assurge esclusivamente ad uno dei tanti giri d’affari che campano diverse pletore di porci che se non vengono sterminate è solo perché quella schifosa carne è immangiabile per il resto dei carnivori, questi carnascialeschi piagnoni dimenticano i loro errori che vanno da arresti inqualificabili che hanno portati alla morte di tanti innocenti ed alla mancata punizione dei colpevoli che hanno firmate tali false condanne, a semplici emissioni di documenti basati e timbrati su marche da bollo (oggi del valore di più di sedici euro cadauna), certificati altrettanto non veritieri e derivati da sentenze o ordinanze che dichiarano ben altro che quanto riportato su quei pezzi di carta consegnati a laute spese dei contribuenti o direttamente degli utenti richiedenti, sentenze o ordinanze promulgate proprio da questi fantocci, emesse oggi come trent’anni fa per i quali si stanno aspettando almeno le scuse richieste da blasonati che ieri ed in tante altre occasioni hanno sfilato piangendo come vitelli che per loro fortuna non sono stati portati al macello perché come detto sopra, le loro carnacce sarebbero state invendibili ed il lavoro di cotanta macellazione sarebbe risultato uno spreco poi rimesso in ogni senso dalla solita ed inequivocabile restaurazione.

Marco Pannella

Più di mezzo secolo fa, la persona in foto ha provato a far comprendere che certi soggetti, già allora non erano degni del rispetto che il cosiddetto popolo sovrano esprimeva loro e nel farlo notare, il più delle volte ne ha pagate le conseguenze. Oggi si potrebbe andare più avanti nel denunciare il malaffare che impera in quei lupanari, ma siccome chi scrive, da buon fascista, dopo aver aspettato per trent’anni, sa come attendere un altro mese, per ora non mette in Rete la documentazione che quei fessi hanno consegnata perché “tanto quel cieco che può fare!”, visto che il cieco, in realtà ci vede meglio di quanto quel lerciume ritiene, tanto che proprio venerdì scorso, al rinnovo del timbro sul tesserino di giornalista, il ‘timbratore’ ha scherzato col sostenere che il vostro cronista vede meglio di tanti altri, siccome il vostro articolista dovrà offendere la deontologia giornalistica esponendosi in prima persona con la sua inchiesta patita di prima mano, nel rispetto dei tanti ‘Marco Pannella’ (ma perché non ricordare il collega Enzo Tortora…) che hanno persa la vita e prima di quella la personale dignità d’essere appartenente ‘alla razza umana’ (per dirla con Primo Levi che dovrebbe far ‘ricordare’ più di qualcosa a più di qualcuno/a), visto il lungo preambolo, s’attende quanto in merito accadrà domani presso un alto titolato di quel carrozzone che avrà la costrizione di risolvere una situazione che sembrando semplice, metterà a nudo la punta di un iceberg vergognoso che dopo aver fatto male a tanti, dovrà paragonarsi alle richieste di coloro che hanno offesa per decenni (parlando solo del periodo che va dal due giugno millenovecentoquarantasei), la dignità e la conseguente vita di tanti che approfittando della possibilità di votare per altri personaggi di dubbio gusto, ma che almeno per ora si stanno spingendo a cotanta impertinenza, quelli che hanno votato ora sperano almeno nel risveglio di un altrettanto senso d’umanità che comunque dovrebbe dormire in questi moderni piagnoni che per civiltà, (non certo per paura), vengono ancora tenuti in considerazione.

Con Il Coltello Affilato E Pronto In Mano.