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La Cassa Armonica

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Qualcosa Non Quadra

Se l’odierna notizia di servizio ricomincia a riguardare la mancanza di fornitura idrica che oggi colpisce anche Gambatesa ed altri vent’otto comuni più Campobasso città, (per il paesello, la fornitura s’interrompe alle otto del mattino per tornare quando avranno finito i lavori, presumibilmente all’orario normale di domani mattina, (e speriamo che sia così), io preferisco riportarmi di qualche giorno indietro e riprendere qualcosa lasciata in sospeso per screditare, (qualora ce ne fosse ancora bisogno), gli stupidi che fanno vedere di interessarsi di noi, pecore inutilmente belanti, semplicemente per mettersi in mostra e farci vedere ancora meglio la loro inutilità di esistere.

Per inciso: Io, per evitare di scatenarmi a sangue caldo contro quelle bestie che ci dovrebbero fornire l’acqua e pensano di farci un piacere, mettendo seriamente a rischio la loro vita per colpa di chi ha soldi per acquistare proiettili il cui valore è superiore a quello della vendita delle carogne ancora in vita degli zozzoni che decidono se fornirci il servizio da noi lautamente pagato o farcelo desiderare, almeno per oggi, cerco di parlare d’altro, godendo dell’essere frastornato dal tema da trattare ed attendendo di poter dire quello che penso dei bastardi che oggi risultano non presentabili in questa farneticazione.

Senza indugio ulteriore quindi, passiamo a quanto devo espettorare a guisa di quel pazzo che mi onoro di essere:

La camminata sulla via Francigena del nord portata a termine da Marco, mi ha fatto spostare il focus fuori di Gambatesa.
Siccome si dice che quando il gatto non c’è i topi ballano, torno sornione a vedere questa danza ed eventualmente unirmi al gioco: Per mangiare qualche topo sprovveduto, s’intende!
Tornando dunque sull’ultima “festa” che si è tenuta in paese ed attenendomi alla parte pubblica e civile di questa, vado a prendere in considerazione qualcosa di letteralmente strano accaduto ai margini della festa stessa, atteso che ad ogni cosa che si faccia, debba corrispondere la giusta spesa; tutto ciò, alla faccia di chi ieri mattina ha detto: “Ma adesso arriva il mese di agosto, smettetela di accendere il fuoco!”.

La cassa armonica

La cassa armonica che ti mostro in foto, è servita per l’esibizione di quella banda di scostumati che abbiamo avuto l’onore di ascoltare domenica scorsa, a cornice della festa di Sant’Antonio ritardato.

E qual è allora il problema: Che è successo?
Nulla in particolare; tutto se si guarda la cosa dal punto di vista che segue.

Come detto, la commissione di Sant’Antonio ha fatto installare quel palco sulla rotonda normalmente utilizzata per giocare ed intrattener visi senza il rischio di venir investiti dalle poche automobili che passano per piazza Vittorio Emanuele, dai pochi bambini che vivono nel paesello; la cassa armonica è servita domenica scorsa sedici giugno e per male che potesse andare, (per questioni di risparmio sulle spese per la tassa di occupazione del suolo comunale), si sarebbe dovuto provvedere all’impianto di tal dispositivo in prossimità della festa di cui sopra.

La cassa armonica è stata installata martedì undici giugno e ad oggi è ancora al suo posto.

A questo punto due sono le domande che mi pongo: La prima, vorrebbe risolvere con la massima trasparenza il tema del quanto, in termini di vile danaro, la commissione di Sant’Antonio stia pagando per l’occupazione della rotonda.
Sarà vero che la commissione stessa sia sottocomandata dal tecnico municipale Domenico Giorgio, ma non mi risulta che questo, pur gestore di un ufficio che dovrebbe occuparsi anche di questa tassa, pur facendo il padrone della situazione, (il “Segreto di pulcinella”, mentre io ero intento a preparare l’attrezzatura da utilizzare nella prossima trasferta perugina, ha recepita e mi ha girata la notizia secondo la quale, al termine della festa di domenica sera, il tecnico comunale, per pagare la banda sopra menzionata, pare che abbia onorato quanto dovuto, assumendo come sede della commissione stessa il municipio…: ma la commissione di questa festa, come tutte le altre, se escludiamo la Tradizione per antonomasia ed altre poche feste, non ha sede nel palazzo di pietra accatastato come edificio di culto cattolico di Gambatesa: Insomma la Chiesa madre? Ora l’altra mangiatoia è a disposizione della parte avversa! Aspettate il vostro turno! Sì, che siete prepotenti, ma un minimo di contegno nel rispetto di Papa Francesco!… già, ma voi, quando si tratta di acquisire potere, alla faccia dell’eternità, non sapete aspettare…), dicevo, pur facendosi passare per il padrone della situazione, non credo proprio che il nostro Domenico Giorgio si possa esimere dal versare alle casse del municipio quanto dovuto per la tassa di occupazione della rotonda.

La Pedana Del Tràsce E Jsce

Gli amici del bar Tràsce E Jsce potrebbero prendersela a male, visto quant’è toccato pagare a loro per quanto ti ho appena mostrato in foto, per loro c’è voluta addirittura una [download id=”395″ format=”2″], neanche fossero reietti dalla società, da recuperare in extremis!

Tornando poi un po’ più indietro, ed attenendoci ad un ulteriore dispaccio del nostro servizio segreto di fiducia, perché non dire dei duecentoquaranta euro (per circa una settimana) estorti agli organizzatori del “Torneo Di Calcio A Tre” di fine luglio dello scorso anno, questa volta non dalla chiesa, ma dal municipio: Per chiarire che sono tutti uguali (quando si tratta di campare alle spalle dei fessi che danno loro soldi e poi piangono miseria), ai quali è stata inflitta l’ulteriore punizione di dover ritirare sera per sera il campo di gioco, come se questo portasse la peste,

Mercato, del 3 giugno 2011

come se il mercato che si tiene ogni venerdì che Dio comanda a Gambatesa, con quel campo su piazza Riccardo, avesse creato perdite in borsa per miliardi di euro, pur sapendo dell'”alta frequentazione” di tal negozio, (qui e prim’ancora qui, se vuoi farti male con la memoria del tempo.

La seconda domanda che pure m’Intriga, parte da una considerazione derivante dalla protesta di un gambatesano a cui, a mio modesto parere, in questi giorni ha fatto male il troppo sole giunto all’improvviso: Il Nostro, (del quale per questa volta non faccio il nome, ma se si azzarda di nuovo ad inviarmi un commento simile a quello di cui sto blaterando, giuro solennemente che gli farò fare la figura che gli spetta di diritto), il Nostro dicevo, si è permesso di chiedermi il perché io, in casa mia, abbia avuto l’ardire di pubblicare un comunicato nel quale, in altro paese, si parla di “Maidunate”.
Fermo restando che come ho sempre detto, io pubblico tutto ciò che a mio insindacabile giudizio ritengo pubblicabile e che lo faccio previa l’invio di ciò che mi si chiede di pubblicare, senza distinzione di sesso, razza, religione, censo o nazionalità di chi si fa mittente, in maniera volontaria e non richiesta, al detrattore cui devo la risposta, ma di conseguenza a te che mi leggi, propongo questa ovvia conclusione: Perché in quello, come in altri paesi si fa qualcosa, magari arrabattandosi alla “come viene viene”, accogliendo proposte straordinarie, mentre a Gambatesa, non si è in grado di avere un’idea per ravvivare il paese, neppure se obbligati sotto minaccia delle armi.

Non lo faccio praticamente mai, ma trattandosi di un mio stretto collaboratore contravvengo alla regola.

Prendendo in considerazione un commento proposto da Marco Frosali all’articolo “Tappa Tratturo Coast2Coast, Pietracatella 18 Giugno”, (un altro, fra i sedici commenti ricevuti per quell’articolo), rimetto all’esame della tua intelligenza quanto il Nostro ha significativamente detto: “Ecco…pure Toro,Pietracatella e Campodipietra ce l’hanno messo in quel posto!
E poi ci lamentiamo di non sfruttare il turismo a Gambatesa…per poterlo fare, bisogna migliorare
la ricettività!”.

Chi può dirlo meglio di lui, visto il cammino fatto sulla via Francigena del nord?

Tornando a bomba e volendo offrire un esempio, una stupida idea che si sarebbe potuta mettere in pratica con un po’ di fantasia e di lavoro, sarebbe stata quella di utilizzare la cassa armonica installata sulla rotonda per far esibire le due bande del paese, proponendole in due serate distinte e separate.

Banda Maestro Donato Di Maria

Gratuitamente?
Ma neanche per idea!

Lorenz Band

La commissione titolare della struttura che sto trattando, avrebbe potuto adeguatamente e per tempo pubblicizzare la cosa ed a costo di fare due collette distinte e separate fra i sostenitori dell’una e dell’altra banda, (a Gambatesa si può non essere uniti anche in questo), avrebbe potuto provvedere al pagamento dei musicanti, magari anche in maniera simbolica, (visto che se si tratta di dover pagare i gambatesani si lesina ma quando si deve foraggiare gentaglia come quella giunta fra noi domenica scorsa si dà fondo a tutte le energie a nostra disposizione), dicevo: pagare i locali musicanti magari in maniera simbolica, ma sicuramente dando la possibilità a chi vive in paese di avere due serate diverse da trascorrere.

A tutto ciò poi, si sarebbe potuta aggiungere la collaborazione di quei pochi esercenti del paese, commercianti e baristi che si lamentano per il fatto che stanno sull’orlo dell’abisso che conduce alla chiusura delle proprie attività commerciali, dando la colpa di tutto ciò alla crisi, senza ottusamente voler prendere in considerazione l’idea che la crisi si genera proprio con il loro assurdo ed inconcludente comportamento che consiste nel non far niente per far in modo che la gente, di Gambatesa e non, faccia a gara per venire a visitare le loro attività e lasciare danaro fresco nelle loro casse, e si risolve proprio mettendo insieme le forze delle quali ognuno di loro dispone.
Si Pretende tutto da altri, stando opportunisticamente con i paraocchi ad attendere il momento per potersi lamentare delle cose che non funzionano.

In definitiva, se ieri sera a Pietracatella ed oggi a Toro e Campo di Pietra c’è stato e ci sarà movimento, (magari con chi fa qualche maidunata), a Gambatesa ieri, oggi e chissà ancora per quanto tempo, ci sarà solo quella stasi condita da abbondante noia, imposta da uno sparuto gruppo di fessi che guardano e criticano.

Anche se a qualcuno ciò non piace:

A me che sono radioamatore (OM) e che per questo mi occupo di comunicazione, spetta il sano dovere di comunicare ciò che vedo, facendolo gratuitamente e gratuitamente raccogliendo le riflessioni o i comunicati di chiunque abbia voglia di parlare, (esclusi maleducati ed opportunisti), indipendentemente dalle idee politiche di ognuno di noi, indipendentemente dalle differenze che ci contraddistinguono.

A chi non vorrebbe che io lo facessi, spetta il diritto di avere le sue idee, ed il dovere di rispettare le idee e l’altrui fare.

A tutti, spetta l’obbligo di contribuire, ognuno per ciò che può dare, ma senza alibi o scuse per non far niente per il bene della nostra comunità, bene che si risolve nel rispetto di tutti, escludendo la supremazia di qualcuno, troppo abituato a tale status, per far in modo che alla fine, tutti abbiano a guadagnarci.

Questa non è un’omelia, ed è criticabile.
Questo è un grido di spinta a lavorare: Spero applicabile.

Se No: CAZZI VOSTRI! IO UN LAVORO CE L’HO ED ESIGO DI VIVERE SENZA SENTIR FRIGNARE!