Di Giusi Toto
S’è conclusa con straordinario successo la Winter School organizzata dal Learning Sciences institute (LSi) dell’Università di Foggia, un evento unico nel panorama accademico nazionale che dal 19 al 22 gennaio ha portate nel suggestivo borgo di Accadia alcune delle più autorevoli personalità nel campo della pedagogia e delle scienze educative. L’iniziativa ha rappresentato non solo un trionfo accademico, ma anche un significativo contributo alla valorizzazione e al sostegno delle aree interne, dimostrando come la cultura e la ricerca possano fungere da motore di sviluppo e rigenerazione territoriale.
Tra i relatori, oltre ai docenti interni Unifg, figure di spicco come il prof. Pier Cesare Rivoltella, la prof.ssa Chiara Panciroli, il prof. Tommaso Minerva e il prof. Stefano Moriggi, la prof.ssa Maria Ranieri, la prof.ssa Marina De Rossi, il prof. Salvatore Pece e gli amici Unifg, il dott. Andrea Colamedici e il dott. Leonardo Palmisano che hanno esplorate tematiche fondamentali come le tecnologie digitali nella didattica, l’accesso inclusivo all’apprendimento e le nuove metodologie educative nelle aree interne del nostro Paese.
Il nostro obiettivo era creare un’esperienza che andasse oltre il semplice momento di studio, trasformandola in un’occasione di crescita umana e culturale. Siamo particolarmente fieri di aver dimostrato come le aree interne, spesso considerate marginali, possano diventare centri nevralgici d’innovazione, cultura e formazione.
Il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, prof. Lorenzo Lo Muzio, ha sottolineato: “Eventi come questo rafforzano il legame tra accademia e territorio, arricchendo le comunità locali e promuovendo il loro ruolo come centri culturali. L’attenzione alle aree interne rappresenta un elemento cruciale per il futuro dello sviluppo sostenibile e siamo orgogliosi che l’Università di Foggia sia in prima linea in questa missione”.
Oltre alle lezioni magistrali, le tavole rotonde e i workshop, la Winter School ha offerta ai partecipanti l’opportunità di scoprire le eccellenze del territorio attraverso visite guidate e attività culturali. Il borgo di Accadia s’è rivelato non solo una cornice perfetta, ma una fonte d’ispirazione che ha resa l’esperienza indimenticabile. Tra gli appuntamenti più apprezzati, le escursioni alla scoperta del patrimonio storico e naturale della zona che hanno messe in luce le potenzialità di un territorio ricco di storia, tradizione e bellezza.
Il prof. Giorgio Mori, delegato alla Didattica, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di aver offerto ai giovani dottorandi e ricercatori italiani uno spazio di confronto con le menti più brillanti della pedagogia contemporanea”.
Il prof. Luigi Traetta, associato di Didattica e Pedagogia Speciale e direttore dei Corsi di Formazione per le attività di Sostegno (TFA), ha aggiunto: “La qualità dei relatori e la partecipazione di dottorandi provenienti da tutta Italia hanno reso l’evento un appuntamento imperdibile per chi intende contribuire allo sviluppo di un’educazione inclusiva e innovativa”.