Di Marco Frosali
(Collaborazione), Di Davide Fiengo
Da Montefiascone A Viterbo!
Ormai l’ingrippo era partito da tempo e, approfittando delle belle giornate di sole che da qualche giorno hanno fatto capolino anche sull’Italia, ne ho approfittato per fare un giro a piedi sulla Via Francigena del Lazio, più precisamente nel tratto che va da Montefiascone a Viterbo (15 km circa).
Sabato mattina mi sveglio verso le 8.30 e, verso le 9.30, prendo Sara e parto alla volta di Montefiascone dove ho appuntamento col mio compagno di sventura odierno: Davide; ma imboccata la Cassia Bis, ecco l’imprevisto di giornata…e che imprevisto!
Stavo camminando tranquillamente a circa 70 km/h nella corsia di destra e dietro 2 macchine: una Micra grigia e una Ka gialla.
Visto che andavano piano, inizio a superare la Ka gialla…che però inizia ad accelerare!
‘Ma guarda st’imbecille…’ penso.
Nel frattempo, vedo dallo specchietto retrovisore 2 moto che stavano sopraggiungendo e, dato che andavano più veloci di me, decido di ritornare a destra e farle passare in modo tale da ritentare il sorpasso successivamente.
Un ragazzo in sella ad una fiammante Suzuki GSX dopo avermi sorpassato, per evitare l’imbecille con la Ka che nel frattempo aveva iniziato a sorpassare la Micra all’improvviso e senza mettere la freccia, ha tamponato la Micra mandando in frantumi il lunotto e volando letteralmente sul tetto della Micra, salvo poi atterrare sull’asfalto e ruzzolare per una decina di metri, ritornando in piedi a circa 1 mt da me e Sara, che eravamo ormai fermi .
Incredibilmente illeso…o meglio, MIRACOLATO!
La moto distrutta…ha carambolato impazzita davanti a me!
Le 2 signore nella Micra in lacrime per lo spavento e il tizio al volante della Ka…convinto di aver messo la freccia (beh, se io, i 2 ragazzi e un signore con una Volvo con tanto di canoa sul tetto la freccia non l’abbiamo vista, allora eravamo ubriachi tutti e 4 di primo mattino!).
Meno male che ho subito capito cosa stesse accadendo e intuito la direzione che aveva preso la moto, così da riuscire a schivarla e ad evitare anche il ragazzo…ho ancora la scena davanti agli occhi!
Io stavo a circa 80 km/h…credo che lui e il suo amico andassero sui 100…non di più!
Bloccato il traffico per sincerarci che fosse tutto ok, dopo un po’ sopraggiungono altri ragazzi in moto, forse della stessa comitiva, e togliamo i rottami della moto dalla strada dopodiché scambiato il mio cellulare in caso di testimonianza ho ripreso il viaggio con circa 1 ora di ritardo!
Verso le 11.30 arrivo a Montefiascone, parcheggio Sara e vado con Davide a comprare qualcosa da mangiare e da bere durante la scarpinata: un panino a testa, 2 sacchettini di frutta secca e 1 di prugne secche, oltre a 4,5 litri di acqua…vista la giornata molto calda (circa 28°C).
Alle 12.30 si parte!
Ci rechiamo al locale ufficio informazioni per avere una piantina sulle indicazioni relative al percorso, ma visto l’orario…a quell’ora era chiuso!
“E vabbè…al limite ci perdiamo!”
Ci incamminiamo così verso l’inizio della Via…anche perché sapevamo dove imboccarla, fermandoci per strada per recuperare alcuni pezzi di legno/canna da usare come bastoni!
Trovato il tratto iniziale con tanto di indicazioni…
…iniziamo il nostro cammino!
Il primo tratto è un po’ selvaggio: orticelli, campagne, pollai, erba alta e arbusti, per cui iniziamo ad adoperare i nostri bastoni per allontanare eventuali serpi.
Ma è anche il più caratteristico, in quanto lastricato da antiche pietre (basolato) che a tratti, accompagnano il nostro cammino.
Anche se siamo senza mappa, comunque troviamo lungo il nostro cammino molte indicazioni, anche nei posti più improbabili, ma sempre ben visibili…
… dei cartelli raffiguranti il percorso…
…degli altarini…
…e testimonianze di viaggiatori che la hanno percorsa, fra le quali quella di un viaggiatore polacco che ‘scrive’ di aver percorso 32100 km A PIEDI in circa 4 anni!
Piano piano la vegetazione si dirada (peccato…almeno all’ombra si andava alla grande!), lasciando il posto ai campi coltivati…
…e al caldo!
Dopo circa 1 ora e mezza di cammino, seguendo le indicazioni passiamo sotto un ponticello della ferrovia…
…dove troviamo un’altra targhetta ricordo di alcuni pellegrini del Modenese!
Proseguendo verso Viterbo attraversiamo diversi campi di grano.
In uno di questi, molto vicine alla Via Francigena, ci sono alcune rotoballe di fieno…per cui ne approfitto per arrampicarmi su una di queste e farmi scattare una foto da Davide…
…facendo i conti per il resto del viaggio, con la famigerata “Mucc’carèll”, ovvero il prurito tipico che provoca il fieno!
Procediamo così attraverso paesaggi spettacolari e variopinti, tipici delle campagne in questo periodo…
…e strade sterrate polverose e deserte.
Ripassiamo sotto un altro ponte della ferrovia, incrociando una delle 3-4 persone di tutto il viaggio: un tunisino che andava su uno scooter, pensando “Ma che siamo arrivati a Tunisi?”
Il caldo inizia a farsi sentire, nonostante ci fosse un leggero venticello ad attenuarlo e inizia anche a darci in testa così…al ritmo di alcune marcette militari, con passo abbastanza spedito affrontiamo un tratto in salita di circa 1 km fino a giungere davanti ad un vecchio casale abbandonato…
…dove ci sediamo sotto un albero, alla cui ombra pranziamo con i panini presi in precedenza, ci dissetiamo e ci riposiamo una mezz’oretta!
In lontananza sentiamo un rumore di macchine in corsa, riuscendo così a capire più o meno dove ci trovavamo.
Un paio di nuvole avevano appena coperto il sole, per cui noi riprendiamo il cammino approfittando del fresco, trovando altre indicazioni relative al percorso impresse su un fontanile!
Attraversiamo la provinciale ‘Martana’ e continuiamo sempre su strade sterrate di campagna, giungendo ad un altro fontanile, dove ne approfittiamo per rinfrescarci un po’…
…ma senza bere, dato che l’acqua in queste zone non è potabile a causa di alte concentrazioni di Arsenico!
Lungo la strada troviamo un altro altarino…
…e incrociamo la seconda persona della giornata: un contadino col trattore che sta andando a spargere il letame nei campi!
E così ci facciamo un paio di km in compagnia di uno sciame di mosche!
Ci avviciniamo sempre di più alla meta…Viterbo é davanti a noi, così facciamo un ultima sosta di circa 10 minuti per riposarci e dissetarci.
E così passiamo nei pressi della Motorizzazione Civile di Viterbo e dietro al cimitero, dove c’è un cartello abbastanza curioso:
Beh…effettivamente abbiamo avuto un passo un po’ troppo veloce!
Giungiamo così a Viterbo dove, sfiniti, raggiungiamo il terminal degli autobus e prendiamo così la corriera che ci riporterà verso Montefiascone.
Dopo aver camminato 4 ore e 20 (soste incluse, in totale 40 minuti)…
…al caldo e senza nessun riferimento, il cammino si chiude con la consolazione di un bel ghiacciolo al limone…
…e di una bottiglietta di the al limone!
Una bella passeggiata per trascorrere una giornata diversa, immersi nella natura e con un po’ di incoscienza giovanile, visto che comunque la Via Francigena almeno in questo tratto…
…e almeno in giornate molto calde come queste è completamente deserta, per cui bisogna partire almeno in gruppo e con un bel po’ di acqua (a noi 4,5 litri sono bastati pelo pelo!), oltre ad avere i cellulari carichi (sia di batteria che di credito: io avevo la batteria, ma non il credito, Davide nessuno dei 2!) perché se qualcuno si sente male (colpi di calore e malanni vari possono essere in agguato), è un po’ difficile essere trovati e soccorsi in tempi brevi!
Per quanto riguarda l’organizzazione, sembra molto buona, fatta eccezione per il fatto che abbiamo trovato chiuso l’ufficio informazioni a Montefiascone più che altro per l’orario in cui siamo partiti; l’ufficio di Viterbo apriva dalle 15 alle 17, per cui neanche quello ci è potuto essere d’aiuto.
La segnaletica è molto buona: noi senza aver nessun riferimento, siamo riusciti ad arrivare a Viterbo senza grossi problemi.
A livello ricettivo, sappiamo che ci sono diverse strutture (ostelli e conventi) presso le quali poter essere accolti senza pagare troppo (10-15 euro a persona in media), ma ripeto per ulteriori informazioni è sempre meglio chiedere agli uffici adibiti, presenti comunque in qualsiasi centro si attraversi sulla Via Francigena.
Oppure, consultare i siti: http://www.viefrancigene.org/it/ e http://www.francigenalazio.it/it/ per poter pianificare meglio il vostro itinerario.
Non fate come noi: per essere inviati di gambatesaweb, bisogna essere a prova di bomba!
Alla prossima!