Di Vittorio Venditti
(Foto E Video), Presi Da Internet
Quanto Conta Chi ‘Canta’
Maidunata, Maintonata, Maitunat? Qual’e’ La Giusta Dizione?
Detto il necessario in tutte le salse, qui l’ultima, ora verranno tirate le conclusioni sull’ennesimo capodanno gambatesano che non ha più nulla a che spartire con le maidunate perché ogni altra parola non può aggiungere argomentazioni ad una storia finita nei fatti.
Quanto Conta Chi ‘Canta’. – dopo una nottata che a detta di tutti, vicini e lontani, ha registrata una riduzione di spettatori che se mai ce ne fosse stato bisogno era più che prevista, (dalla webcam del ‘muinicipio’, proprio a mezzanotte e dintorni, rispetto al capodanno duemilaventitré/ventiquattro la piazza è stata satura per metà, in massima parte locali o parenti di questi, rientrati alla bisogna), Gambatesa ha vissuto nel ricordo dei fasti del periodo nel quale il borgo da sogno fu pieno di forestieri che venivano a gustarsi le maidunate, spesso nemmeno capendo di che si stesse parlando, ma nella consapevolezza di vivere qualcosa d’originale e soprattutto unico, in termini di spettacolo nato, vissuto ed archiviato (è proprio il caso di dire) per caso.
Certa politica vuole che nonostante il morto sia già cadavere, lo Stesso vada curato perché la ‘carogna’ può produrre uova d’oro e comunque, credendoci’ la resurrezione potrebbe sempre giungere. E’ il caso di quanto accaduto la sera del primo gennaio in piazza Vittorio Emanuele al cospetto di una ventina di plaudenti all’ascolto della giustificazione impartita stancamente da chi non ha ricevuta alcuna elezione, ma deve agire in nome di quanto riassunto dalla determina n 363 che erogando quanto si può leggere cliccando il documento appena proposto, va per l’appunto giustificata perché c’è un limite anche alla vergogna ed il non voler ammettere che le maidunate furono il non plus ultra di sovversivo, ma soprattutto libero da ogni forma di compromesso che però va addomesticato in nome di Dio Danaro, proprio per timore della divinità appena chiamata in causa, si deve dire che di certo nessuno da Gambatesa ha chiesto tal obolo, elargito ‘volontariamente’ da un carrozzone che probabilmente ancora riesce ad esistere mediante il carburante derivato dal clientelismo che poi vede fuggire chi ha compreso che la nave sta inesorabilmente affondando.
Passando a ciò che davvero fa sorridere, l’oratore (anzi, per dirla col loro linguaggio: l’oratoro) s’è salvato in calcio d’angolo quando ha affermato che “… Vogliamo ribadire: ormai sono quindici anni che la parola maintonata ormai è associata soltanto prevalentemente soltanto a Gambatesa …”, cosa talmente ‘vera’ che è stata smentita la sera precedente da questo servizio di RAI TGR Molise che durante la notte di cambio data ha poi mostrato quanto sa della vera essenza delle maidunate, confezionando quest’altro reportage che trasforma un bersaglio in vittima sacrificale ed accondiscendente, presentando una benedizione delle squadre, nata solo per poter riempire la chiesa madre durante l’ultima Messa del trentun dicembre che fino al duemilasette andava regolarmente deserta, parola di chi nei primi anni ottanta del secolo lungo e breve andava a cantare durante quelle funzioni e s’attaccava quasi con violenza nelle parole con l’allora parroco che ha odiati i famosi stornelli al punto di definire Gambatesa “un paese di poeti”, finché non c’è stato chi, per entrare a far parte dell’Organizzazione, ha inventata quest’aggiunta completamente fuori dalla Tradizione che anche per questo è morta.
Maidunata, Maintonata, Maitunat? Qual’e’ La Giusta Dizione? – Il termine è vario perché nel tempo in tanti hanno cercato di trovare la parola più corretta per definire qualcosa che nata senza regole, di certo non ne ha mai potuta avere una anche nel suo nome. Chi scrive la definisce ‘maidunata’ sulla scorta di quanto imparato da uno dei cantori della squadra ‘I Sempre Verdi’, citata anche mercoledì sera, gruppo all’antica composto da tanti squadristi allora importanti che negli anni settanta del secolo scorso annoverarono tra loro il compianto Antonio Macchiarola, (a Gambatesa Totonn), direttore della sede regionale di un importante ente della pubblica amministrazione, nonché per un certo periodo Sindaco di Campobasso. Questa umile, ma davvero importante e colta Persona, ‘impose’ a chi scrive di redigere in braille un testo dal titolo ‘La Tradizione Di Gambatesa’, (racconto integrale di quanto ha fatto parte della Tradizione della quale il vostro cronista s’è innamorato al punto d’accettare sfregi e maltrattamenti da soggetti che definire poco raccomandabili significa esser diplomatici, finché la Stessa è stata tale), dettatura nella quale il Maestro definì i famosi stornelli “maidunate”, cosa rimasta impressa ad un allora bambino di sette anni che per mezzo secolo ha creduto di far bene a tenere vivo questo termine in nome di chi lo dettò convintamente.
Il resto? Come disse chi parlandone, li definì “i miei cinque lettori”
Ai ‘postumi’ l’ardua sentenza.
E Per Oggi E’ Tutto.