Di Vittorio Venditti
Sicuramente ‘Moli’, Ma Quanto Davvero Sano?
E’ davvero triste fare certe constatazioni a fine anno, ma il diritto ed in qualche caso dovere di cronaca lo impone e chi scrive s’abbassa anche a questo livello.
Non molto tempo a dietro, il casus belli è pervenuto a questa redazione con accentuazioni che hanno superato ogni limite di decenza, tanto che è stato necessario rivolgere la parola ad alti lochi per ottenere almeno una frenata in un comportamento che sarebbe stato inviso anche a San Francesco di Sales. Tra il serio ed il faceto, l’autore di quanto si sta leggendo s’è permesso di porre alla cortese attenzione dell’Ordine una novità a livello giornalistico moli-sano: l’inviare pezzi da pubblicare, mediante copia/incolla da altri siti o tramite social.
Andando per ordine, va innanzitutto tenuto da conto che in Molise c’è chi ha creata una sua scuola, (non certo ‘di pensiero’), a proposito del trasmettere via e-mail il link da cui trarre i suoi comunicati che poi vanno adeguatamente rivisti e soprattutto corretti, prima della sudata messa in Rete. Questo modus operandi ha fatto proseliti accendendo una ‘fiamma’ che avrebbe preteso d’invitare le testate alle quali normalmente arrivano le corrispondenze da pubblicare, a copiare ed incollare quanto da diffondere, direttamente dai siti ufficiali di imprese tout court, desiderose di pubblicizzare i loro eventi, cosa ovviamente dal presente telematico scartata per principio, come per altro già fatto qualche anno fa a proposito dell’identica pretesa propugnata da enti più o meno da considerare pubblici che di rimando si sono visti escludere dal gratuito lavoro portato avanti da chi opera in tal senso, ma secondo la deontologia che ogni giornalista dovrebbe rispettare.
Come accennato sopra, le ‘belle’ notizie non finiscono qui perché nel mentre e per non far mancare nulla di proveniente da una pubblica amministrazione da decenni in fallo nei confronti dei contribuenti locali, ma che si permette anche di risentirsi verso chi fa notare quest’incongruenza (per esser diplomatici), chi ne gestisce i comunicati stampa ha pensato bene di trasmettere una nota nella quale questa persona, non avendo molto tempo a disposizione (per lavorare), chiede d’inviare un recapito telefonico per poter girare i suoi pezzi tramite una nota piattaforma di messaggistica, come se poi per sparlare e dire il giusto su un carrozzone rimasto senza ruote ci sia bisogno del suo fattivo contributo.
Chiudendo quello sfogo. – Ora sarà il caso di chiedersi se si possa fare qualcosa per raddrizzare un andazzo che se mai ce ne fosse bisogno, tira il Molise ancora più giù nella fossa della vergogna. Quelle parole evidentemente hanno colpito nel segno e le due anomalie sono rapidamente rientrate. Quanto però si resterà su una linea di galleggiamento che con la scusa dei tempi che cambiano va via via sempre più verso quel fondo che chiaramente andrà a squalificare una professione che probabilmente proprio per questo motivo va a perdere d’importanza e di conseguente reddito generato, in particolar modo tra le nuove leve che preferiscono affidarsi a fonti non controllate, ma sempre più ritenute credibili?
Al Duemilaventicinque Sperando In Meglio!