Di Vittorio Venditti
Ecco Un Altro Modo Di “Far Politica”
Sarà capitato anche a te di notare strani “interessamenti” alla politica, soprattutto nei periodi in cui si fa a gara per arrivare alla sospirata “mangiatoia”.
Andando ad analizzare le cose “strane”, si può notare che i più interessati, si possono individuare fra coloro che, già raccomandati per acquisire il sospirato “posto fisso”, fanno in modo che lo stesso posto non pesi loro più di tanto, in termine di impegno.
Così, vedi legioni d’impiegati statali, delle poste, o delle ferrovie che improvvisamente si appassionano alla politica attiva, peggio di quanto poterono fare statisti del calibro di De Gasperi o Berlinguer, (quello vero), e te li ritrovi candidati in liste, le più disparate ed eterogenee.
In casi particolari, (e questo è successo in un paese vicino a Gambatesa per circa venti anni, durante la prima repubblica), si arriva al punto che per evitare di tornare a lavorare nella sede assegnata, si paghino gli elettori, pur di poter raggiungere il quorum per essere eletti, in maggioranza od opposizione; insomma: si acchiappa tutto!
Fenomeno a parte, è quello proposto dai componenti delle forze dell’ordine, di qualsiasi tipo.
Costoro, magari gente mai vista in paese, arrivano al punto di candidarsi per ricoprire il ruolo di Sindaco.
Il Calcolo:
Mettersi a capolista, per ottenere la “Vittoria sicura”:
Restare nel proprio paese e non tornare a lavorare fuori sede.
A Gambatesa, in questo senso, possiamo dettare Lezioni Magistrali; ma in tutt’Italia, è possibile riscontrare anomalie simili a quella che nei giorni scorsi hanno dovuto patire gl’istituti penitenziari molisani, ove, per improvvisi sbotti di “altruismo politico”, si è dovuto ricorrere all’approvvigionamento di personale proveniente da altre sedi.
Poco ci è mancato, insomma, che i carcerati dovessero provvedere a sè stessi in maniera autonoma.
E non siamo a Carnevale!
Ricorderai, a tal proposito, cos’accadde nel duemilanove a Pietracupa, dove, per le elezioni amministrative, oltre alle normali liste in corsa, (già farcite di “opportunisti”), fu presentata una compagine composta esclusivamente da agenti di polizia penitenziaria, in servizio presso il carcere di Campobasso.
Bella cosa perciò, è il precedente messo in atto presso la FIAT di Termoli, per cui coloro che in questi giorni non si presentano a lavoro, adducendo motivi elettorali, semplicemente non verranno retribuiti.
Sarà il caso di mettere in atto una cosa del genere anche presso la pubblica amministrazione?
Sarà il caso, poi, di estendere questo modus operandi, anche in tutte le sedi di lavoro, presso cui sono presenti rappresentanze sindacali?
Quanto, in termine di produttività ne guadagneremmo, ad esempio, costringendo i sindacalisti a riunirsi al di fuori dell’orario di lavoro?
Quanto, ne guadagneremmo, in termine di sfoltimento di liste di pseudocandidati che nella migliore delle ipotesi, sono in lizza al solo scopo di ottenere il periodo di “vacanza pagata”, dato dal tempo di campagna elettorale?
In definitiva:
Quanto, tutti noi, potremmo diventare più Ricchi e meno Stressati?