Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
Oh! Adesso Sì Che E’ Facile Interagire Con La P. A.!
Ci sono dei momenti nei quali, neanche a chi è votato a far “incazzare” certi gambatesani, (suscettibili e permalosi o in vena di nascondere chissà cosa), con il proprio scrivere, va di farlo; vuoi perché il giorno prima si è partecipato a qualche “congresso”, (cosa normale), vuoi perché sia giunta a destinazione qualche maledizione dei rosicanti, (cosa quasi improbabile, visto quanto sono dilettanti anche in ciò), qualche volta bisogna far entrare in campo le riserve.
Ci sono poi altri momenti nei quali, per rispetto a nuovi amici acquisiti, sia pur per ora solo in modo virtuale, si accetta di mettere a disposizione tutto il tempo possibile per poter proporti quanto da loro fatto in una fine settimana da pazzi, (a proposito: un grande saluto agli amici del Moto Guzzi Club Roma, che mi pare di conoscere da una vita, stando a quanto il nostro corrispondente dall’Urbe (Marco Frosali) ci ha trasmesso fino ad ora), ragione per la quale si tralascia di espettorare quanto da darti in pasto per tediarti.
Per questo, a tempo perso, si preparano farneticazioni con notizie che (si dice in gergo giornalistico) “non scadono”, così, da proportele e tenerti comunque in compagnia, facendo torcere le budella a chi dice di non leggerci ma è il primo a farlo, avendo la coda di paglia più lunga di quella che generalmente disegnano a Lucifero.
Oggi per l’appunto, devi sorbirti l’ennesima stupidaggine proposta dalla burocrazia e giratami (con il preciso intento di aizzarmi contro questa), dalla nostra sempre attiva “Mina Vagante”: qui per godere o arrabbiarti.
Mi domando: Ma se si vuol mettere a proprio agio il cittadino, a che pro si utilizzano termini abbreviati al posto di parole che suonano bene in italiano?
Potrei comprendere se quanto esposto venisse elargito per iscritto, (e sarebbe comunque una forma di mancanza di rispetto); ma se c’è una voce che ci annuncia quanto troveremo in un sito, perché non far dire a quest’automa: “Pubblica Amministrazione” al posto di “P. A.”?
Senza voler mancare di rispetto alla Madonna della Vittoria, rido ancora oggi quando sento o leggo che la Nostra Matrona viene definita da certi gambatesani “M. d. V.”, o quando sento giovani che per indicare il nostro capoluogo di provincia, nel parlare fra loro, anziché denominarlo Campobasso, lo appellano “C B”, per cui si sente dire: “oggi sono stato/a a C B e non sono andato/a a scuola”, così, per risparmiare lettere o fiato, sprecato da certa gente.
Tornando però a bomba, a questo punto, non so se davvero innervosirmi per il livello di presa in giro che la voce ci propone nello spiegarci il labirinto nel quale andremmo ad infilarci, volendo seguire i suoi consigli o se compatire chi ha creata questa scemenza, atteso che anche al peggior nemico non si possa negare un tozzo di pane.
Considerando questo spreco di danaro pubblico uno spreco per l’appunto, mi limito a porre quanto proposto dalla Rete all’esame della tua intelligenza, mettendoti in guardia dall’utilizzare tale “Servizio” ed invitandoti a far da te, in nome di quella pratica che offre il vero guadagno ad ognuno di noi.