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PALLAVOLO, A3. Spike Devils: Ultima D’Andata Senza Sorrisi A Napoli

Di Vincenzo Ciccone

I rossoblù pagano l’infortunio di Margutti e un po’ di tensione
Bua: «Alcuni aspetti da migliorare dal punto di vista fisico e mentale»

NAPOLI 3
SPIKE DEVILS CAMPOBASSO 0
(25/20, 25/22, 25/20)
NAPOLI: Leone 2, Darmois 8, Martino 8, Lugli 20, Starace 14, Lanciani 3, Ardito (L); Saccone. Ne: Sportelli, Gianotti, Piscopo, Dotti e Volpe (L2). All.: Angeloni.
CAMPOBASSO: Fabi 1, Giani, Margutti, Orazi 4, Gatto 17, Urbanowicz 17, Calitri (L); Rescignano 7, Del Fra, Diaferia, D’Amico, Diana 3. Ne: De Nigris (L2). All.: Bua.
ARBITRI: Di Bari (Brindisi) e Gasparro (Salerno).
NOTE: infortunio in avvio di primo set per Margutti (Campobasso), non più rientrato. Durata set: 28’, 29’ e 29’. Napoli: battute vincenti 6, battute sbagliate 11, muri 8. Campobasso: battute vincenti 3, battute sbagliate 9, muri 3.

Spike Devils Campobasso

Non riesce a dare continuità al successo ottenuto contro Sabaudia, cedendo a Napoli e ritrovandosi al giro di boa all’undicesimo posto in graduatoria il gruppo degli Spike Devils Campobasso.

I compagni si sincerano sulle condizioni di Margutti

In un match in cui i rossoblù devono fare anche i conti col problema fisico patito in avvio da Margutti, il sei più uno affidato a Bua prova a tener testa ai partenopei, rinfrancati dallo scossone in panchina vissuto in settimana, alternando momenti di buona presenza a qualche attimo di tensione di troppo nei momenti di difficoltà.

Nel primo parziale, dopo una fase d’equilibrio, Napoli prende tre lunghezze di margine. Gatto riporta sotto i campobassani (8-7). C’è parità a 9, poi però i partenopei fuggono di nuovo (11-9 prima e 16-13 poi) con un margine di tre lunghezze che si mantiene costante e sul finale sale sino a cinque (25-20).

Nel secondo set partono meglio i rossoblù che vanno sul 4-2, ma i campani rientrano e poi sorpassano andando sul 10-6. Gli Spike Devils si riavvicinano (13-11), ma nuovamente, qualche alto e basso di troppo, porta i partenopei sul 23-19, prologo al 25-22 con cui si chiude il parziale.

Il 2-0 in conto set potrebbe essere muro insormontabile, ma ancora una volta i campobassani ci mettono animo, andando avanti sul 5-3. Napoli rientra a sei e poi sorpassa (7-6). I molisani però riescono a restare in scia, ma un ace (19-16) spezza l’equilibrio e con i propri laterali i napoletani prendono margine (23-19), chiudendo, come nel primo set, sul 25-20 il round e portando a casa la contesa per 3-0.

Il tecnico Giuseppe Bua

Al termine, il tecnico Bua racconta delle problematiche di Margutti: «Sentiva dolore sotto la pianta del piede, non riuscendo a piegarlo. Gli esami strumentali delle prossime ore ci daranno le giuste certezze».

Poi i riflettori vanno sulla contesa. «Abbiamo alternate situazioni positive – riconosce – ad errori di rilievo che ci hanno penalizzati. C’è poco da commentare in questo senso. Loro ci hanno messa in alcuni frangenti più voglia, noi abbiamo pagato i momenti di tensione da cui non siamo riusciti ad uscire. Come avevo detto alla vigilia il contesto dell’impianto angusto e con il pubblico vicino dava loro ulteriore mordente. Poi la sorte ci ha voltate le spalle ed ecco che si è materializzato il risultato».

Per i rossoblù giovedì, giorno di Santo Stefano nello scenario del PalaVazzieri, ci sarà la possibilità di provare a riscattarsi in occasione del match interno con i lucani del Lagonegro per la prima di ritorno.

«Proveremo ad eliminare subito le scorie, lavorando sulla mente – chiosa Bua – e sul fisico nelle poche sedute di questa fase, cercando anche qualche correttivo nella fase di muro-difesa. Come avevo detto dopo Sabaudia, c’era da mantenere la barra dritta nel percorso, senza esaltarci per i successi, né deprimerci troppo per le sconfitte. Il torneo è lungo e occorre puntare alla continuità. Il nostro campionato deve avere dei crismi ben precisi e da questo punto di vista poter avere una qual certa uniformità deve essere la nostra priorità».