Di Cesare Scalabrino
L’AGRICOLTURA NECESSITA DI PROVVEDIMENTI STRUTTURALI DI LUNGO PERIODO
I Bandi del Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) Molise 2023-2027, al centro di una serie d’incontri che l’Assessorato regionale all’Agricoltura sta tenendo su tutto il territorio, costituiscono un concreto passo verso il rilancio del settore agricolo molisano. Le riunioni, nel corso delle quali vengono illustrate le opportunità previste dai bandi di recente pubblicazione, risultano molto partecipate dagli imprenditori agricoli che intendono investire nel consolidamento e rilancio delle proprie aziende.
“L’agricoltura – afferma il Direttore regionale di Coldiretti Aniello Ascolese – rappresenta il settore trainante dell’economia molisana, dal momento che produce gran parte del Pil della regione. Le aziende agricole e zootecniche non si limitano ‘solo’ a produrre cibo sano e genuino per l’intera collettività, ma favoriscono anche l’occupazione e rappresentano al contempo un indispensabile presidio di tutela e manutenzione del territorio, sempre più esposto, specie nelle aree interne, al rischio di dissesto idrogeologico, abbandono e spopolamento”.
Per questo l’agricoltura, oggi più che mai, necessita di un’attenzione particolare da parte della politica. Infatti, i nuovi Bandi che vanno dall’insediamento dei giovani agli investimenti, dalla trasformazione alla commercializzazione dei prodotti agricoli, fino alla consulenza e formazione, rischiano di risultare insufficienti per garantire il rilancio del settore a causa sia della limitatezza delle risorse disponibili sia della serie di criticità di carattere strutturale e territoriale, ampiamente a conoscenza della classe dirigente.
Pertanto, bene gli interventi programmati dall’Assessorato all’Agricoltura, ma oltre a questi strumenti è necessario mettere in campo una programmazione strutturata che vada ad incidere positivamente sulle problematiche generali, disegnando una traiettoria di futuro per il settore.
Coldiretti è pronta a fare la propria parte ed è certa che anche le Istituzioni non faranno mancare il sostegno necessario, al fine di evitare il realizzarsi di una crisi non reversibile del sistema agricolo regionale.