Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Andrea Gilardi
I #fioridacciaio infliggono la prima sconfitta in campionato alla capolista Venezia
Chiusa l’andata al terzo posto
Sabatelli: «Applicato alla lettera il piano partita»
UMANA REYER VENEZIA 60
MAGNOLIA CAMPOBASSO 62
(12-14, 31-28; 49-47)
VENEZIA: Villa 9 (4/9, 0/1), Smalls 6 (2/5, 0/1), Pan 5 (1/5, 1/3), Kuier 9 (1/9, 1/2), Stankovic 9 (4/8); Berkani 14 (1/4, 3/7), Santucci 3 (1/1, 0/1), Cubaj 3 (1/3), Nicolodi 2 (1/4). Ne: Logoh, Miccoli e Fassina. All.: Mazzon.
CAMPOBASSO: Morrison 4 (0/2, 0/1), Scalia 3 (1/3, 0/6), Zi?mborska 7 (2/4, 1/3), Madera 14 (5/5, 1/2), Kunaiyi 11 (3/5); Meldere 4 (2/3, 0/3), Quiñonez 12 (3/9, 1/4), Trimboli 5 (1/3, 0/1), Giacchetti 2 (1/2). Ne: Cerè. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Caforio (Brindisi), Martellosio (Milano) e Settepanella (Teramo).
NOTE: uscite per cinque falli al 36’52” (57-53) Morrison (Campobasso), al 39’40” (58-60) Smalls (Venezia) e al 39’57” (59-62) Quiñonez (Campobasso). Fallo tecnico al 29’09” (49-46) per Sabatelli (allenatore Campobasso). Tiri liberi: Venezia 11/19; Campobasso 17/25. Rimbalzi: Venezia 48 (Kuier 12); Campobasso 37 (Kunaiyi 11). Assist: Venezia 15 (Kuier 6); Campobasso 15 (Quiñonez 6). Progressione punteggio: 4-8 (5’), 20-18 (15’), 36-39 (25’), 53-53 (35’). Massimo vantaggio: Venezia 6 (36-30); Campobasso 5 (39-44).
Nella storia e per la storia. La Magnolia Campobasso viola il ‘Taliercio’ di Venezia e costringe la capolista Reyer – sinora imbattuta nella Techfind Serie A1 – alla prima sconfitta in campionato, centrando così il settimo exploit nel suo girone d’andata e soprattutto arrivando al giro di boa con un notevole terzo posto in graduatoria che la pone quale prima testa di serie nel tabellone play-in per l’accesso agli altri due posti disponibili per le Final Four di Coppa Italia di metà febbraio a Torino, dove già hanno riservato il pass la stessa Venezia e Schio che sarebbe l’ipotetica avversaria in semifinale delle rossoblù in caso di percorso netto tra il 29 dicembre ed il 5 gennaio.
RISALITA ED INERZIA Pur senza Kacerik (alle prese con un problema fisico e nemmeno a referto), le rossoblù rispondono colpo su colpo ai tentativi delle lagunari in avvio e anzi, con Zi?mborska e Meldere prendono margine sul +4 (4-8) a metà del periodo. Venezia non ci sta e pareggia a 10. Poi sono ancora Meldere e Quiñonez a regalare l’inerzia alle rossoblù in chiusura di primo quarto (12-14).
DENTRO LA CONTESA Con un parziale di 5-0 Venezia prova a rigirare le sorti della contesa, ma Scalia riporta sotto le rossoblù. Quiñonez e Madera creano problemi alla difesa orogranata e le magnolie impattano a 20. Poi, dopo una tripla lagunare, Giacchetti prende il coraggio a due mani e pareggia a 23. Uno strattone da 5-0 con all’interno una tripla di Madera fa volare le molisane sul 26-28, ma qui è ancora la capolista a venir fuori e ad avere un possesso pieno di margine (31-28) all’intervallo lungo.
BREAK PESANTI Al rientro dagli spogliatoi le padrone di casa provano a prendere due possessi pieni di margine (36-30) con tanto di time-out di coach Sabatelli. Qui, con un primo parziale di 9-0 con all’interno i canestri di Kunaiyi, Madera e Quiñonez, le magnolie rigirano l’inerzia e poi, complice un ulteriore break di 5-0, vanno ad ottenere il massimo vantaggio sul 39-44. Venezia non ci sta e metti in piedi uno strattone da doppia cifra (10-0), ma Trimboli e Scalia tengono a contatto le rossoblù al 30’ (49-47).
SPRINT FELICE L’ultimo periodo è quello dell’assoluta tensione. Le difese stritolano gli attacchi, poi Venezia pare fuggire sul +5 (53-48). Campobasso mette insieme un controbreak (Kunaiyi e Quiñonez) che pareggia i conti. Poi la capolista vola nuovamente sul +5 (58-53). Qui, però, dai liberi realizzati da capitan Stefania Trimboli viene fuori un 8-0 in cui Kunaiyi riporta sotto le magnolie e Zi?mborska con una tripla mette a segno il sorpasso (58-60) prima dello stillicidio dei falli sistematici e dei viaggi in lunetta che fa gioire pienamente i #fioridacciaio grazie al 60-62 registrato a referto chiuso.
SODDISFAZIONE UNICA Per il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli ovviamente la soddisfazione è davvero senza limiti.
«Abbiamo data vita ad una grande partita – argomenta felice – con un livello difensivo impeccabile. Alla fine abbiamo accusata un po’ d’emozione dalla linea dei liberi, ma questo successo ci consente di portare a casa un terzo posto, la cui importanza è davvero notevole. Questa squadra ha in sé le potenzialità per fare grandi imprese e le ragazze sono state in gamba, applicando alla lettera il piano partita e consentendoci di violare un campo per noi stregato sinora contro una squadra come la capolista, imbattuta in campionato».
Per le campobassane ora giovedì ci sarà il ritorno di EuroCup a Girona con due punti – da recuperare a livello di passivo – che ballano contro in questa circostanza.
«Questo è un gruppo di ragazze talmente in gamba che difficilmente si farà prendere dall’euforia del risultato ottenuto oggi. Sappiamo che troveremo un’altra montagna da scalare, con la difficoltà ulteriore d’andare sul loro campo e dover fronteggiare anche il pubblico catalano. Ci aspetta un’ulteriore battaglia, ma all’andata abbiamo dimostrato di esserci ed andremo lì con la serenità di chi ha tutto da guadagnare».
La settimana delle rossoblù porterà oltre al match di giovedì alle 20.30 anche la sfida di sabato alle 15 al PalaSerradimigni sul campo della Dinamo Sassari per la dodicesima giornata, prima del girone di ritorno.
«Speriamo di recuperare anche Martina (Kacerik, ndr) in settimana per poi distribuire al meglio le situazioni fisiche in queste due gare per non arrivare con poca benzina in Sardegna».
Senz’altro sia Madera che Quiñonez arriveranno a questa settimana portandosi gli acciacchi del match. «È stata una gara intensa da un punto di vista fisico in cui tutte hanno dato ed avuto, ma vedremo quel che sarà in prospettiva», chiosa Sabatelli.
CAPITOLO COPPA ITALIA Con questo successo le magnolie si sono garantite la possibilità di giocare sia il 29 dicembre che (in caso di vittoria) il 5 gennaio i due turni di qualificazione alla Coppa Italia tra le mura amiche dell’Arena. L’avvio sarà contro Brescia (ottava del tabellone del trofeo tricolore) con, poi, il match decisivo per il passaggio del turno, come detto, in caso di successo, contro una tra Dinamo Sassari e San Martino di Lupari (quarta e quinta compagine del seeding) che si ritroveranno subito dopo Natale tra loro in Sardegna.