Quando L’Amore Impera

Di Vittorio Venditti

TFR: Il Furto

Chi scrive ha per sé come difesa un motto: ‘Diffidare Di Chi Ti Vuol Troppo Bene’ e ciò non vale solo nel senso ‘sessuale’ del tema. Questo è stato l’incipit del preludio di martedì, del seguito dell’altro ieri e per concludere la saga con oggi, di ieri, successivo trittico indigesto donato a chi dopo aver fatti sacrifici nella vita attiva, secondo i desiderata di coloro che giustappunto nella vita campano a spese altrui, riceve il premio di vedersi rubato il guadagno che solo nel ‘rotto stivale’ viene trattenuto da chi finora lo ha restituito a fine rapporto di lavoro, ma in futuro spera di poterlo incamerare sine die, magari augurando morte precoce a chi non se ne dovrà vedere di bene.

Totò Truffa

Dunque, voci sempre più insistenti danno per prorogato di ulteriori sei mesi il silenzio assenso che prevede d’acquisire il trattamento di fine rapporto (quei soldi stornati dagli stipendi di dipendenti e non solo) che coloro che non lo hanno versato per costituire una cosiddetta ‘pensione integrativa’, hanno trattenuto nelle mani dell’ente previdenziale d’appartenenza, in attesa di vederselo restituito come liquidazione alla fine dell’attività lavorativa. Nel duemilasette ci hanno provato ed in quel frangente, le ‘sirene ammaliatrici’ meglio definibili ‘ladri di Stato’, sono riuscite a fregare solo il ventidue per cento del bersaglio. Oggi ritentano sperando in maggior fortuna e cercano di farlo alla chetichella perché dopo la debacle di tutti i fondi pensione, nessuno escluso, chi non ha ricevuto il ‘beneficio’ di tale truffa, sta in campana, per dirla in gergo d’alta finanza.

Sia Questo Il Viatico Da Tenere Da Conto Per Il Prossimo Futuro!

Andando a chiudere questo squallore, a chi pensa di fregare i lavoratori che pagano i contributi nel ‘bel paese’, si risponde che se l’Italia è Viva è grazie alla maestria nell’arrangiarsi di coloro che in un modo o nell’altro non si sentono italiani ed italianamente fanno bene.

Buon Natale?