Di Monica Surace
Quando e come farlo
Interventi di eccellenza in Molise
Il secondo tumore più frequente nel sesso maschile è quello alla prostata. Assume, quindi, fondamentale importanza un’attenta e mirata prevenzione urologica, associata a buoni stili di vita. Intensa in tal senso l’attività portata avanti nell’UOC di Urologia del P.O. Cardarelli di Campobasso, diretta dal dott. Pasquale Santoro ed illustrata stamane in conferenza stampa presso il nosocomio del capoluogo, nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della SETTIMANA AZZURRA.
“Ci occupiamo della diagnostica ed assicuriamo trattamenti terapeutici all’avanguardia – ha spiegato il dott. Santoro –. Disponiamo di una tecnologia, laser al Tullio, avanzatissima per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna e prestissimo potremo contare su altro”.
Proprio sulla tecnologia l’ASReM sta puntando fortemente. “Crediamo nella chirurgia innovativa – ha ribadito il dg dell’Azienda Sanitaria regionale molisana Giovanni Di Santo –. Stiamo ultimando l’acquisto di un ulteriore sistema robotico che oltre a garantire maggiore certezza di cura sarà un riferimento per la formazione. Sarà infatti dotato di una doppia consolle, una a disposizione del chirurgo che opera, l’altra del professionista che seguirà l’intervento per apprendere ed affinare tecniche”.
Sul fronte delle malattie uro-oncologiche è intervenuta la dott.ssa Alessandra Di Lallo che ha rimarcato quanto “lo screening nel tumore di prostata sia particolarmente indicato nella fascia d’età tra i 50 ed i 70 anni. Prima d’allora potrebbe essere utile fare un singolo esame (PSA) che se in un maschio di 40, 45 anni ha un valore intorno all’1 o 1,5, vorrà dire che il soggetto non è a rischio e quindi dovrà effettuare lo screening dopo i 50 anni ogni due, tre anni. Al contrario, con PSA di 2 – 2,5 e con familiarità per il tumore prostatico, l’uomo sarà particolarmente attenzionato. Sicuramente è fondamentale non eseguire prestazioni inutili. Ci sono pazienti che fanno ancora ecografie prostatiche transrettali che non hanno alcuna evidenza, oggi esiste la risonanza magnetica, ma anche per questa, nell’ambito dello screening, ci sono precise indicazioni”.
Infine, il dott. Luca Venturino che si occupa principalmente della parte andrologica ha parlato delle attività ambulatoriali che da ormai 4 anni vengono portate avanti al Cardarelli di Campobasso.
“Il sabato mattina – ha specificato – prestiamo attenzione alle anomalie dei genitali maschili (acquisite o congenite) che potrebbero causare alterazioni e rendere poi difficoltosa la vita sessuale . Da circa 3 anni, inoltre, stiamo effettuando degli interventi di corpoplastica ed abbiamo attivato un sistema di gestione dell’infertilità. Quest’ultima una problematica che affligge, nel 30% dei casi, l’uomo. Se scoperta tra i 15 ed i 25 anni consente quasi sempre una risoluzione nei 10, 15 anni successivi. Tuttavia, per favorire un maggiore e migliore approccio a tali aspetti è bene e doveroso parlarne sempre di più”.
Lo scopo della SETTIMANA AZZURRA è anche questo. Nella circostanza, infatti, sono stati fissati controlli gratuiti sia a Campobasso che al San Timoteo di Termoli.