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Università Di Foggia: Eleonora Marocchini, Ospite Del LSi, Parla Di Neuro-Divergenze Ed Autismo

Di Giusi Toto

Università Degli Studi Di Foggia

Il Learning Sciences institute dell’Università di Foggia è pronto ad accogliere il 13 Dicembre Eleonora Marocchini, una delle principali esperte italiane nel campo della neurodiversità umana, con un’attenzione particolare allo spettro dell’autismo e alle sue declinazioni, alla gestione dello stress attraverso comportamenti auto-regolatori come lo “stimming” e all’importanza del linguaggio nell’intersezione tra neurodivergenza e altre dimensioni identitarie, come la comunità queer.

card Marocchini

I suoi principali interessi di ricerca riguardano la neurodiversità, l’empatia e la comunicazione, con un’attenzione particolare verso accessibilità, diversità e inclusione. Coniugando rigore scientifico e sensibilità verso le esperienze personali e collettive, Marocchini si dedica a rendere accessibili e comprensibili argomenti spesso confinati alla sfera accademica.

Il suo libro “Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani”, pubblicato nel 2024, rappresenta una guida alla scoperta del concetto di “neurodivergenza”. L’opera integra prospettive biomediche, cognitive, psicologiche e sociali, evidenziando il dialogo tra le comunità scientifiche e quelle direttamente coinvolte. Questo libro si propone di offrire strumenti e riflessioni per comprendere meglio la complessità tema e la sua rilevanza nelle dinamiche sociali odierne, comprese quelle educative. Tale lavoro è arricchito dalla sua esperienza personale che le permette di combinare rigore scientifico e sensibilità esperienziale.

Il tema della neurodiversità non può essere confinato a un ambito ristretto, ma deve diventare parte integrante della formazione di ogni educatore. La dott.ssa Marocchini ci offre una lente unica per comprendere come la diversità non sia un ostacolo, ma una risorsa per migliorare i contesti educativi. L’obiettivo è costruire scuole e ambienti d’apprendimento capaci di rispondere ai bisogni di tutti, superando le barriere culturali e strutturali che ancora oggi frenano il cambiamento.

Eleonora Marocchini, il 13 Dicembre terrà una lezione ai corsisti del TFA intitolata Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani, dal suo libro omonimo. La dott.ssa Eleonora Marocchini affronterà i modi in cui la neurodivergenza può essere compresa e valorizzata, promuovendo una cultura inclusiva in ambito educativo e sociale. Analizzerà come le rappresentazioni sociali e i paradigmi diagnostici influenzino il benessere delle persone neurodivergenti, con particolare attenzione alle sfide nei contesti scolastici e relazionali. Verranno presentate strategie educative che attraverso l’adattamento e la flessibilità, mirano a creare ambienti d’apprendimento equi e capaci di rispondere alle esigenze individuali, contribuendo a una maggiore integrazione e autodeterminazione.

“L’Università non è solo un luogo di trasmissione del sapere, ma un contesto di crescita personale e culturale. Attraverso eventi come questo, poniamo le basi per una cultura accademica che sappia dialogare con le trasformazioni della società e che metta al centro il valore della persona. Il seminario della dott.ssa Marocchini ci invita a riflettere su come l’inclusione non sia solo una necessità pedagogica, ma anche un principio etico e civile” dichiara il prof. Giorgio Mori, delegato rettorale alla Didattica.

A riguardo, il prof. Luigi Traetta, docente di Didattica e Pedagogia Speciale e coordinatore dei Corsi di Formazione per le Attività di Sostegno (TFA) riflette: “Questo seminario si colloca al centro del percorso formativo dei futuri insegnanti di sostegno. Oggi, più che mai, la scuola richiede figure professionali che sappiano leggere la complessità dei bisogni educativi speciali, valorizzando le potenzialità di ogni studente. La prospettiva della neurodiversità, così come delineata dalla Marocchini, offre uno strumento indispensabile per ripensare la didattica inclusiva in modo concreto e innovativo, rispondendo alle sfide che la società contemporanea ci pone”.