Di Cesare Scalabrino
“I contratti di filiera”, è questo il tema del seminario organizzato da Coldiretti Molise, tenutosi oggi nella sala comunale di Frosolone.
Inserito nel progetto AGRISMART, l’incontro ha vista la partecipazione di soci imprenditori agricoli che hanno gremita la Sala dell’ex Comune in piazza Municipio. A salire in cattedra, in veste di relatori, sono stati il Direttore regionale di Coldiretti Molise Aniello Ascolese ed il funzionario responsabile della Politica agricola comune (Pac) di Coldiretti Molise Fernando Liberatore. Entrambi, nei loro interventi si sono addentrati, in maniera chiara ed esaustiva, nello specifico della materia, illustrandone i punti di forza e le opportunità che i contratti di filiera offrono.
Questa tipologia di contratti è costituita da accordi stipulati tra vari attori della catena produttiva agricola (ovvero agricoltori, trasformatori, distributori e rivenditori) che mirano a garantire una maggiore collaborazione fra gli aderenti dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato come promuovendo ed aderendo a questo particolare strumento si favorisce un miglior rapporto tra i differenti soggetti della filiera, al fine di promuoverne l’integrazione, garantendo a tutti una più equa distribuzione della ricchezza.
“Negli ultimi anni – ha spiegato il Direttore Ascolese – i contratti di filiera sono diventati sempre più importanti per promuovere la sostenibilità e l’efficienza della nostra agricoltura. Diversi sono i vantaggi che questi offrono agli agricoltori e agli allevatori, specie in una realtà come quella della nostra regione, caratterizzata da aziende di medio-piccole dimensioni. Primo fra tutti – ha evidenziato Ascolese – è il prezzo garantito dei prodotti, elemento questo che riduce il rischio derivante dalle oscillazioni del mercato e consente quindi ai produttori di ottenere un giusto guadagno e la possibilità di pianificare con serenità gli investimenti futuri”.
“La collaborazione lungo la filiera – ha aggiunto Fernando Liberatore – permette poi un miglior controllo della qualità dei prodotti, nel rispetto delle normative a tutela della salubrità degli stessi e della salute dei consumatori. Oltre a ciò– ha precisato il responsabile CAA – questi favoriscono l’adozione di nuove tecnologie e pratiche innovative. Le sinergie che nascono al loro interno facilitano inoltre lo scambio di conoscenze e l’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate che migliorano l’efficienza produttiva delle aziende”.