DI ASSOCIAZIONE METER E.T.S.
DON DI NOTO: “IL MERCATO PEDOCRIMINALE SEMPRE PIÙ FLORIDO. AZIONI PIÙ DECISE E INCISIVE”
Dal 4 ottobre al 18 novembre i Gruppi di pedopornografia sull’App Signal sono aumentati da 49 a 102 con più di 350.000 file di materiale pedopornografico (VIDEO, FOTO) prodotto e scambiato da pedofili da tutto il mondo che ‘impunemente’ producono, scambiano e commercializzano video e foto di abusi su minori di inenarrabile contenuto.
I NEONATI ABUSATI. Inquietante e drammatica la violenza sessuale sui neonati e che i Gruppi, segnalati oggi, 18 novembre, si presentano con questa descrizione per accedere: ‘bebes de o a 2 anos cp’ (bambini da zero a 2 anni child porn), ‘madre e hijo’ (madri e figli), ‘bebés recien nacidos’ (bambini recentemente nati), ‘Novos Babys’ (0-6 anni) (Nuovi bambini da 0 a 6 anni).
Sono state individuate chat dove è indicata la posizione di localizzazione e così come indicano i pedopornografi, sembra esserci una disponibilità di bambini.
«I neonati abusati, – dichiara don Fortunato Di Noto, presidente Meter – sono ‘esposti’ come una sorta di trofei. Ogni ‘pedocriminale’ carica in ogni messaggio postato +15 foto o video che corrispondono a 15 neonati in ogni messaggio. Sappiamo dagli studi che i neonati non dimenticano e le lesioni neurologiche permangono e si manifesteranno nella vita a venire.
Meter, unica realtà associativa che monitora e individua sulla rete Internet materiale pedopornografico, si distingue nel mondo per aver contribuito in modo continuativo all’individuazione di pedocriminali in Italia e nel mondo. Basti pensare che dal 2002 al 2023 sono state inviate 67.956 segnalazioni con 225.316 link alla Polizia Postale italiana ed estera eseguendo 27 Operazioni Nazionali e internazionali contro la pedocriminalità.
Non possiamo tollerare questo abominio ed efferato reato contro l’infanzia – dichiara Don Di Noto – “Signal, i suoi amministratori, devono dare una chiara risposta e collaborazione contro tali crimini e con determinazione Meter chiede azioni chiare, trasparenti e collaborative. La necessità di creare delle alleanze operative favorirebbe una maggiore salvaguardia e sicurezza dei minori”.