Di Vittorio Venditti
Estrazione Posticipata… Ma Come!!!
Capita nelle migliori famiglie di sbagliare; questa volta è capitato uno sbaglio là dove non sarebbe dovuto capitare.
I Fatti:
Come descritto sui biglietti della Lotteria dell’infiorata 2013, questa sera, alle otto e mezza, ci sarebbe dovuta essere stata la regolare estrazione.
Io e Totore, come ormai da anni, dopo aver acquistati i biglietti e come staff di gambatesaweb, allo scopo di controllare se casomai avessimo vinto qualcosa, ma soprattutto per mettere a tua disposizione i risultati dell’estrazione, ci siamo recati in biblioteca, verso le otto e un quarto.
Lì, abbiamo trovati intenti alla preparazione dell’estrazione, il bibliotecario, (il Professor Salvatore Abiuso) e tre persone dello staff, che per il fatto che non sapessero niente di quanto sto per espettorare, chiameremo solo con il loro nome di battesimo ed in rigoroso ordine alfabetico: Giuliana, Laura e Lina.
Le persone in questione stavano lavorando, quando mi è sembrato di sentire che qualcosa non suonasse bene alle mie orecchie, secondo quanto a mia conoscenza.
Che era successo?
Nel separare i biglietti venduti da quelli invenduti, (che cioè non potevano entrare nella successiva estrazione), a me è sembrato di sentire il numero millesettecentoundici, biglietto che sapevo in tasca a Totore.
Pregando il mio amico di andare a prendere i biglietti, (ci sembrava troppo strano quanto stavamo sentendo), al suo ritorno abbiamo fatta la necessaria denuncia, presente anche Antonio Mucci, vigile urbano ed in quel momento pubblico ufficiale e garante della regolarità dell’estrazione imminente.
In vistoso imbarazzo, le persone addette all’estrazione hanno cercato di porre rimedio alla falla, ma un provvidenziale intervento di Antonio Mucci ha risolta la questione sul nascere: Mancavano infatti all’appello interi blocchetti di biglietti che non si sapeva se venduti o meno.
A questo punto, il vigile urbano e garante della regolarità dell’estrazione ha dichiarata l’impossibilità di procedere all’estrazione per l’appunto, rinviando a domani mattina un incontro chiarificatore.
A quel punto, salutati gli astanti, ho iniziato a trasmettere la notizia del rinvio dell’estrazione, comunicandola via sms a chi mi è parso necessario.
Fra costoro, c’era Pasquale Santella (piscialett), mio amico e cogestore del bar Tràsce e Jsce, posto nel quale era stato acquistato il biglietto in tasca a Totore.
Dopo qualche tempo dalla trasmissione del messaggio, per pura verifica, ho chiamato Pasquale, il quale, senza mezzi termini, mi ha detto: “Ma se uno di quei biglietti l’ho comprato pure io! Che stanno dicendo questi!”.
Alle nove e vent’uno, si svela l’arcano:
Pasquale mi comunica ufficialmente che il blocchetto di biglietti incriminato era ancora nel suo bar.
Com’è potuto accadere un simile ammanco?
Quanti erano alle otto e mezza di questa sera i blocchetti di biglietti realmente posti in estrazione?
Tu sai che io sono garantista fino alle estreme conseguenze, per cui mi permetto di dire che oggi C’E’ STATO UN BANALE ERRORE.
Ma qual è la reale verità?
Insomma: fino a che punto si è agito in buona fede?
Staremo a vedere.
Domani sapremo tutto.
Soprattutto sapremo se saremo ancora graditi all’eventuale estrazione che si dovrebbe verificare domani sera alla stessa ora di questa sera, come regolarità vorrebbe.
Se non verremo cacciati saremo lì.
Se leggerai altro, vorrà dire che non saremmo stati i benvenuti.
A domani dunque e… Speriamo bene!