Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto Di Repertorio E Non), Di Marco Frosali
Non Sono Gli USA
La lezione data dai votanti d’oltre oceano, qui ripresa proprio ieri con una punta d’invidia mista a rassegnazione, sarà solo un pour parler tra quei pochi rimasti a Gambatesa dopo la fine del ponte d’Ogni Santi.
Non che durante la scorsa fine settimana la popolazione sia aumentata di grandi numeri, ma se girare per il borgo da sogno doveva avvenire secondo quanto visibile a seguire, meglio per chi ha preferiti altri lidi per passare quel breve periodo di vacanza, soprattutto se magari con disahbilità visiva, cosa che cozza frontalmente con quanto accadeva tempo a dietro a chi scrive in luoghi come Roma, nei quali si poteva camminare senza vedere dove si mettevano i piedi e rientrare con le scarpe pulite evitando di trasferire in casa ‘ricordini’ o ‘ricordi’ tout court, (e nell’Urbe eterna di varianti in tema se ne vedevano già allora a iosa), poco graditi a chi poi quelle case le teneva ordinate.
chi amministra l’anticamera del cimitero locale dal duemilaquattordici, (questo dire non è uno scherzo perché di morti in tema ce ne sono stati due e per il momento viene evitato qualsiasi richiamo per non uscire troppo fuori discorso), chi gestisce la questione e poi invita a venire a risiedere in paese attirando le sue vittime con un piatto di cavatelli al cotechino, proprio alla vigilia dell’inizio della iattura, ha avuta la premura d’affermare: “… In questi giorni, girando tra la gente, una delle lamentele più diffuse riguarda la pulizia del paese. Ed in effetti sono molte le strade del paese, soprattutto quelle del centro storico, sono sporche. Sono tante le strade del paese che versano in condizioni di degrado, sono sporche e mal curate. Ebbene, noi su tale questione (è un impegno) interverremo quantoprima per migliorare il servizio …”.
La voglia d’andare ad omaggiare i propri cari presso il cimitero reale, ha permesso a chi ha deciso di fare tal sacrificio di verificare se in dieci anni tutto fosse davvero migliorato e non c’è nulla di più inoppugnabile che mostrare la situazione così come s’è presentata, partendo proprio dal ‘muinicipio’.
Chi è morto per quest’offesa, fotografò momento per momento quanto fece e si disse allora che era seccante vedere ogni giorno denigrare Gambatesa in nome d’interessi personali.
Ma questo ‘palazzo settecentesco’ non è stato acquistato in nome dello sviluppo turistico gambatesano?
Amici turisti, ecco cosa vi riserva chi sa far solo ‘muina’!
Parleranno Di ‘Conflitto D’Interessi’?
Chi ha la faccia di bronzo però non può fermarsi nei punti più nascosti:
ecco come viene tenuta la zona dove poi si prova ad attrarre residenti in pectore durante le feste d’agosto.
C’è voluto un po’ di tempo, ma dopo dieci anni le cose sono cambiate davvero in meglio!
Nella zona prelibata, ma anche in quel centro storico ricordato nell’audio cliccabile sopra.
Le foto ora sono più rare, non tanto perché il fotografo sia stato ucciso dalla perdita della dignità che gli è stata inflitta da chi ora è sotto processo, ma per un altro omicidio colposo, quanto perché sinceramente non vale proprio più la pena di scattare l’ovvio da mostrare a chi ha ben imparata la lezione.
Tolte le due di repertorio, queste immagini sono dello scorso quattro novembre, giorno nel quale si è festeggiata qualcosa che a Gambatesa ha visti i soliti noti dalle parti del monumento ai caduti, mentre attorno a loro non c’era anima viva e probabilmente nemmeno anima morta, tanta è la voglia per chi è intelligente di perdere tempo sì, ma per guadagnarne in altro, comunque in ogni senso.
Ora? Tutto Tace.