Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dall’Archivio Storico Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonio Venditti
Mors Tua, Vita Mea
‘Torniamo in campo proprio mentre esattamente cent’anni fa l’Italia ne usciva, secondo molti vincendo. Oggi: noi abbiamo vinto? Stando al Bollettino Della Vittoria Sì.’ – E’ questo l’incipit che esattamente sei anni or sono, riapriva ciò che proditoriamente era stato fermato, in nome della ‘democrazia’ e soprattutto della collaborazione con le istituzioni.
Da quel giorno e per mera contabilità, fino allo scorso trentuno ottobre,sono state scritte… Ma vediamo direttamente il quadro:
Blog:
Http://www.Gambatesaweb.it
7245 articoli
38051 pagine
2797 giorni
180.000 visualizzazioni (per difetto dovuto alla repentina chiusura e mancato calcolo)
64,354 media giornaliera
33.7 GB, peso archivio articoli
dal 20 set 2010 al 17 mag 2018
Giornale:
10971 articoli
56134 pagine
2189 giorni
327.575 visualizzazioni
149,645 media giornaliera
31,9 GB, peso archivio articoli
dal 4 nov 2018 al 31 ott 2024
Blog/Giornale:
18216 articoli
96985 pagine
4986 giorni
507.575 visualizzazioni
101,800 media giornaliera
65,6 GB, peso archivio articoli
118 GB, (127.666.116.591 bite( peso archivio completo
dal 20 set 2010 al 31 ott 2024
Totale anno Corrente:
2154 articoli
10007 pagine
305 giorni
3,01 GB, peso archivio articoli
dal 1 gen al 31 ott 2024
Mese record
278 articoli, mag 2024
pari a 8.9677 giornalieri
Anno record
2392 articoli, 2023
pari a 6.5534 giornalieri
Note
1: Sono stati esclusi i giorni d’oscuramento: 170 dal 18 mag 2018 al 3 nov 2018
2: raddoppio editazione pagine, 76102
ottenuto dopo 1533 giorni dalla riapertura
risultato il 14 gen 2023
3: raddoppio numero editazione articoli, 14490
ottenuto dopo 1637 giorni dalla riapertura
risultato il 28 apr 2023
4: Pagina saturata raggiunta per la prima volta
ottenuta dopo 4637 giorni dall’apertura, 1840 giorni dalla riapertura
risultato il 17 nov 2023
5: raggiungimento obiettivo centomila pagine
ottenuto dopo giorni dall’apertura
risultato il (ci siamo quasi)
Vanno aggiunti al bottino dodici articoli, (non si sono giocate le partite di basket femminile di A1 e B qui seguite e mancano le presentazioni delle stesse, a fronte di un pezzo che annuncia proprio l’assenza degli incontri), scritti che dal primo del presente mese sono consultabili nell’archivio di ciò che da blog sovversivo è stato trasformato in giornale telematico grazie alla lungimiranza di chi ha voluto il sottoscritto nella famiglia dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, il tutto per un totale di ulteriori cento pagine, presente rendiconto escluso. Sul fronte poco preciso delle visualizzazioni, (le vere letture non intrise di spybot et similia), va detto che le centottantamila e passa che hanno premiato il lavoro di gambatesaweb, sono state affiancate dalle trecentoventisettemilacinquecentosettantacinque e rotte che gambatesanews si è visto riconoscere nel suo periodo di vita, tesoro d’amicizia che sommato, raggiunge la ragguardevole cifra di cinquecentosettemilacinquecentosettantacinque ed oltre, numero che premia in particolar modo l’opera dei collaboratori che nel frattempo si sono succeduti o sono rimasti a mo’ di bandiera di qualcosa che in tanti vorrebbero ancora distruggere, senza sapere che quella sorte sta pian piano ‘rosicando’ le loro velleità.
Non amo sparare sui morti perché è uno spreco di munizioni che sono aumentate di prezzo grazie alla guerra che interessa oggigiorno più delle altre e per quest’unico motivo oggi eviterò di proporre la messe di collegamenti ipertestuali in tema, afflusso che servirebbe solo da sfilata per ciò che viene considerato successo, quindi già passato e per me e chi mi vuol bene, il futuro è faro della vita. Ribadisco però, seppur con sufficienza che a chi avrebbe voluto uccidermi fisicamente è morta almeno una persona cara; chi voleva annientarmi dal punto di vista editoriale sta patendo la stasi della vera solitudine e l’onta del superamento in visualizzazioni, nonostante i complessivi trentadue mesi in meno di vita di questo ‘fastidio’, rispetto a quanto si andava pubblicizzando come vangelo laico del borgo da sogno, rimasto a dormire perché i sogni restano tali e vengono inesorabilmente spenti dalla realtà locale (ogni anno sempre peggiore) che è ben altro nella vita. C’è poi da dire qualcosa a chi avrebbe voluto farmi fuori politicamente, atteso che la condanna per parole dette e non dette che mi è stata inflitta per sopraggiunta corruzione di chi avrebbe dovuto giudicare sulla base di opinioni terrene, già però pronunziate come assoluzione in mio favore e non in una sola occasione, cozza terribilmente con l’attesa di un egual verdetto, ma per omicidio colposo, aggravato dall’aver pretesi privilegi di pubblica ufficialità, dimenticati però all’atto dell’amministrazione di quel potere come guida di ciò che era stato assegnato dalla ‘democrazia elettiva’, colpa indelebile e vera sofferenza indicibile sicuramente ascrivibile per Legge, il tutto unito alla procurata morte di chi, avendo comunque trovato sostentamento col reddito di cittadinanza, si è lasciato sopraffare dal destino per aver perduta l’unica possibilità di socializzazione che probabilmente lo avrebbe ripagato in maniera superiore a quanto stava comunque guadagnando dal punto di vista monetario. CENTODIECI E LODE!!! Chi fa politica, molto spesso non sa cosa sia la vera dignità che ogni onesto cittadino indossa ancor prima del vestiario per presentarsi alla collettività. Queste sentenze che potrebbero anche non venir esposte se solo si provvederà a pagare chi è nella facoltà di agire in tal senso, comunque politiche, restano a carico di chi, nel frattempo, ha già dilapidato quanto mi ha rubato, dovendo spartire in senso partecipativo il suo bottino, ovviamente e chiaramente già recuperato da chi, ormai solo, si può permettere il lusso di dire la sua e sfottere chi arriva al punto di addomesticare le maidunate per paura di sentirsi dire la verità, non potendo comunque farsi fotografare al fianco di chi, in buona sostanza per scherzo, oggi si può vantare di rilevare il silenzio digitale di chi ha potuto esprimere il suo far politica con tal canto del cigno.
AVANTI, AVANTI E SEMPRE AVANTI!!!