Di Stefano Saliola
Sabato al Palaunimol arriva la Polisportiva Futura, squadra di grande valore, composta da giocatori di qualità assoluta come Pizetta, il portiere Parisi, Fransceco Labate e Cividini (quest’ultimo indisponibile per noie fisiche). A guidarla ci sono Humberto Honorio e Tonino Martino (entrambi nel doppio ruolo di allenatore e giocatore) che cercheranno di portare il più lontano possibile il sodalizio calabrese.
Honorio è giocatore che non ha certo bisogno di presentazioni: in Italia ha giocato e vinto. In bacheca il giocatore brasiliano naturalizzato italiano ha conquistati nove scudetti, ha vinta quattro volte la coppa Italia ed ha alzata al cielo in otto occasioni la Supercoppa Italiana. San Lazzaro, Prato, Asti, Luparense, Italservice Pesaro e Napoli i club con i quali si è messo in mostra mettendo a disposizione classe e numeri da campione. Ha giocato e vinto anche con la maglia della nazionale italiana con la quale ha conquistato la medaglia di bronzo al mondiale del 2012 e due anni dopo s’è laureato campione d’Europa ad Anversa.
Oggi esperienza e qualità sono a disposizione della Polisportiva Futura dove è arrivato nel 2023 prelevato dal Napoli. Nell’attuale stagione i calabresi hanno conquistata una vittoria contro la Roma all’esordio e hanno poi alzata bandiera bianca contro il Mascalucia negli ultimi 40’ di campionato.
Alla vigilia del confronto in terra molisana abbiamo fatto il punto proprio con Honorio.
Come sta la squadra dopo la prima sconfitta stagionale?
“Non è cambiato niente. Continuiamo a lavorare, così come stavamo facendo prima quando vincevamo. E’ chiaro che vogliamo imparare dai nostri errori, evitare di ricommetterli e guardare avanti con estrema fiducia”.
Come procede la convivenza tecnica con Tonino Martino?
“Ci troviamo molto bene insieme. Procede tutto come avevamo stabilito. Abbiamo idee e motivazioni speculari, con estrema voglia di metterci in gioco e di vincere insieme”.
Prossimo avversario, un motivato e valido Cln Cus Molise. Che gara sarà?
“Sarà una sfida dura così come tutte le altre. Giochiamo in trasferta, dunque, il tasso di difficoltà aumenta. Dobbiamo lavorare anche sui dettagli, non sbagliare l’approccio. Se siamo sul pezzo, possiamo vincere con tutti, rimanendo sempre con i piedi per terra. Nel caso contrario, considerando quanto sia tosto questo torneo di A2 élite, possiamo cedere il passo ovunque”.
L’assenza di Cividini quanto pesa sull’economia della squadra?
“Tantissimo, da tutti i punti di vista. E’ un pivot di ruolo. E’ vero, abbiamo Andrea Labate che ci dà una mano, ma il suo apporto è basilare. E’ il nostro capitano, uomo simbolo e trascinatore per tutti noi”.
Hai notati passi in avanti nell’organizzazione della Polisportiva Futura?
“C’è grande volontà. Questo già è un dato importantissimo che serve a far crescere il tutto, giorno dopo giorno”.
Nell’ultima giornata avete lasciata strada al Mascalucia. Qual è la tua analisi?
“Un punto o zero punti in casa, poco cambia. Abbiamo fatto bene a voler prendere il controllo della gara ed ad osare con il powerplay, anche nelle battute finali. E’ andata meglio all’avversario, abbiamo perso, ma c’è una grande voglia di riscatto, sin da subito. Il rischio era preventivabile: non è niente di preoccupante, abbiamo tutto il tempo per riscattarci con estrema volontà”.