Di Domenico Letizia
Dal 25 al 28 ottobre chi scrive s’è recato in Uzbekistan per una serie d’incontri istituzionali e per svolgere attività di osservatore elettore, invitato dal Ministero degli Esteri di quella Repubblica.
Sono stati visitati alcuni seggi elettorali ubicati presso la città di Samarcanda, riscontrando una grande partecipazione e un coinvolgimento della cittadinanza. L’introduzione di un sistema elettorale diversificato, aperto alla cittadinanza e al proporzionale ha consentito di rafforzare la visione democratica del Paese. Uno sforzo importante per garantire nuove dinamiche legate allo stato di diritto e ai processi democratici e per costruire una società moderna. Gli elettori dell’Uzbekistan hanno votato per eleggere 150 membri della Camera legislativa e 56 del Senato, i rappresentanti dei distretti regionali, della capitale Tashkent, di 208 consigli municipali e della regione autonoma del Karakalpakstan. Elezioni importanti nel Paese che prevedono una disposizione per una maggiore concorrenza politica, grazie all’istituzione di una nuova legge fondamentale Costituzionale atta a garantire la libertà d’opposizione politica nei partiti, così come nelle associazioni pubbliche, nei movimenti di massa e negli organi rappresentativi del potere statale.
Nel corso della missione sono stati visitati i laboratori di robotica del Turin Polytechnic University di Tashkent, fondato nel 2009 in partnership con il Politecnico di Torino, dove i ricercatori locali stanno lavorando all’implementazione delle opportunità tecnologiche dei droni che vengono utilizzati sia per le attività civili, monitoraggio e spedizioni che per le attività governative, con particolare attenzione al comparto della Difesa.
E’ stato possibile approfondire dossier sulla cooperazione internazionale con il rettore, il vice rettore e numerosi insegnanti ed accademici dell’Università dell’Uzbekistan, il cui obiettivo principale è quello di preparare specialisti per l’industria automobilistica, la meccanica, la filiera elettrica e per le aziende nel campo dell’ingegneria civile, delle costruzioni e dell’industria energetica, in conformità con i programmi educativi adottati in collaborazione per l’appunto con il Politecnico di Torino.
Grazie alle continue riforme politiche, economiche e sociali, il Paese centro asiatico sta puntando ad una crescente cooperazione economica, politica e commerciale con l’Europa. Opportunità importanti anche per l’Italia e le sue imprese. I principali settori di interesse per il nostro export sono la meccanica strumentale, l’impiantistica e i beni di consumo. L’Uzbekistan è il Paese più popoloso dell’Asia Centrale, con un forte tasso d’aumento demografico. La maggior parte della popolazione ha meno di 35 anni, ciò comporta anche una propensione al consumo più elevata. La giovane classe media costituisce una fascia importante della popolazione e si riscontra una buona vivacità imprenditoriale. L’Uzbekistan può essere considerato una porta di accesso ad un mercato di oltre 300 milioni di persone legate alla Comunità degli Stati Indipendenti, con costi di trasporto ridotti, per la sua centralità geografica, rispetto alle esportazioni provenienti dall’Europa.