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LEGACOOP: ALLA BIENNALE DI BOLOGNA SI DISTINGUE IL MODELLO MOLISE

Di Antonella Iammarino

Legacoop Molise

Biennale di Legacoop, a Bologna, con la speciale presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Molise presente. Il gruppo regionale di Legacoop era lì con la delegazione composta dalla presidente regionale Chiara Iosue, dalla vice Nella Rescigno, dal sindaco Lino Gentile, dai delegati Lorenzo Blascetta e Alessio Gentile. Una partecipazione attiva alla due giorni appena terminata, fatta di incontri e dibattiti con rappresentanti nazionali e internazionali delle istituzioni e della politica perché Legacoop Molise ha raccolti gli input offerti dalla grande kermesse, ma ha anche portato preziosi contributi. Ad intervenire in due panel focalizzati sulle strategie di sviluppo la presidente, la vicepresidente Rescigno e il sindaco Gentile.  Quest’ultimo ha illustrato il modello cooperativo di sviluppo locale sperimentato a Castel Del Giudice con la cooperativa di comunità. Chiara Iosue s’è invece soffermata sulla promozione modello Molise, fatta di certosina tessitura di rapporti umani e professionali e finalizzata alla creazione della rete pubblico-privata.

Nella Rescigno e Lino Gentile

È infatti emersa in maniera nitida la realtà presente in questa piccola, ma molto attiva regione, dove la guida di ogni azione nasce dal basso, dalla gente incontrata, dagli amministratori, dai cittadini. Un sistema in cui sogni e bisogni che emergono da incontri singoli o collettivi hanno il potere indiscusso di agglomerare idee, menti e braccia.

Chiara Iosue

“Nel nostro piccolo abbiamo sperimentato e portato alla Biennale il modello Molise, unico perché sviluppato in una regione piccolissima fatta di paesi distanti e di popolazione rarefatta”. Così la presidente Chiara Iosue ha voluto descrivere l’esperienza e il modo di operare sul territorio: “Il nostro è un modello di promozione del sistema cooperativo che ha voluto mettere al centro, in ogni passaggio, sempre e comunque, le persone con le loro necessità. Quella di Bologna- ha concluso la Iosue – è stata un’esperienza fortemente formativa e gratificante, uno sprone per procedere nel nostro lavoro in maniera ancora più determinata”.