Di Luca Giordano
Suscitano polemiche le dichiarazioni social di Emanuele Filiberto Di Savoia in merito alla giusta decisione di chiudere le porte alla propria squadra, giustappunto il Savoia (Torre Del Greco) militante in serie D. Mercoledì scorso i suoi ‘supporters’ hanno messo a ferro e fuoco la città di Cassino che ha ospitata la gara infrasettimanale.
Decine di tifosi del Savoia, giunti presso lo stadio ‘Gino Salvetti’ del Cassino, incappucciati ed armati di mazze e spranghe si sono riversati in massa tra le strade della città martire (molto trafficata in pieno pomeriggio), minacciando i passanti prima di scontrarsi con la Polizia che ha dovuto usare le maniere forti per disperdere il folto gruppo di scalmanati dal volto coperto. Non contenti, al termine del primo tempo questi criminali e non tifosi hanno avuto la brillante idea di invadere il campo per lanciare bombe carta verso gli spalti del pubblico del Cassino mandando due persone in ospedale.
Oggi la decisione del giudice sportivo di chiudere le porte dello stadio per tre turni al pubblico del Torre Del Greco e ridicole sono le scuse del Rampollo di casa Savoia che per tre partite non incasserà il becco di un quattrino.