Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Carlo Ferrara
Scalia una sentenza dall’arco dei tre punti
Sabatelli: «Una gara di grande sostanza all’insegna di tanta intensità»
O.ME.P.S. SILOTRAILERS PB63 BATTIPAGLIA 32
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 88
(8-12, 15-34; 22-64)
BATTIPAGLIA: Cupido 8 (1/4, 1/4), Drake (0/3, 0/8), Smorto 5 (1/7, 1/3), Benson 11 (3/8, 1/4), Pavic 2 (1/6, 0/2); Potolicchio (0/2, 0/3), Baldassarre 3 (0/1, 1/6), Prete, Ndiaye, Nardoni 3 (1/1 da 3), Cavallo, Evangelista (0/1, 0/1). All.: Serventi.
CAMPOBASSO: Trimboli 3 (0/3, 1/1), Scalia 23 (1/3, 7/10), Zi?mborska 4 (1/1, 0/3), Madera 8 (3/6, 0/2), Kunaiyi 14 (7/12); Morrison 14 (5/6, 1/2), Quiñonez 6 (1/4), Kacerik 2 (1/1, 0/2), Meldere 8 (4/6), Bocchetti 4 (0/2, 1/3), Cerè 2 (1/2). All.: Sabatelli.
ARBITRI: Marzulli (Pisa), Di Martino (Napoli) e Fiore (Napoli).
NOTE: infortuni, sul fronte Campobasso, al 10’44” (10-14) per Kacerik (botta al ginocchio sinistro) e al 22’51” (17-42) per Quiñonez (distorsione alla caviglia sinistra), entrambe non più rientrate. Tiri liberi: Battipaglia 5/7; Campobasso 10/17. Rimbalzi: Battipaglia 43 (Benson 12); Campobasso 48 (Kunaiyi 9). Assist: Battipaglia 4 (Pavic 4); Campobasso 13 (Trimboli 4). Progressione punteggio: 6-2 (5’), 12-21 (15’), 22-50 (25’), 27-78 (35’). Massimo vantaggio: Battipaglia 3 (5-2); Campobasso 56 (32-88).
Quattro successi in altrettante gare di campionato disputate, il vertice della classifica in condominio con Schio con tre elementi in doppia cifra e le sole occupazioni legate alle noie fisiche patite da Kacerik e Quiñonez in corso d’opera di un match in equilibrio solo in avvio e poi sempre in pieno controllo dei #fioridacciaio. La Magnolia Campobasso giganteggia, letteralmente, al PalaZauli di Battipaglia in un match in cui, forte delle sue maggiori rotazioni, annienta con la propria intensità difensiva il gioco delle cilentane e in attacco, attorno ad una Scalia col 70% dall’arco dei tre punti, tramortisce letteralmente qualsiasi velleità delle campane.
MONTAGNE RUSSE Il primo periodo vive di strappi. Pur realizzando il primo canestro di contesa con Madera, le campobassane subiscono un parziale di 5-0 delle battipagliesi, cui rispondono con un 10-0 nel quale Kunaiyi, Kacerik e Quiñonez danno le prime spallate alle campane con un vantaggio esterno al 10’ di quattro lunghezze (8-12).
TENTATIVO DI FUGA Ancora la stellina dell’Ecuador aumenta il margine, poi la tripla di Trimboli e l’entrata di Morrison danno ulteriore sostanza alla corsa sfrenata delle magnolie che con Kunaiyi e Morrison, ma anche con un canestro di Zi?mborska, sono ormai irraggiungibili col +19 (15-19) fissato da un canestro di Kunaiyi allo scadere.
SCALIA ZONE La plausibile reazione di Battipaglia dopo l’intervallo lungo è però definitivamente tramortita dalle triple di Sara Scalia (di cui quattro nell’arco dei primi cinque minuti del terzo quarto) che fanno letteralmente volare le rossoblù e spengono qualsiasi motivo d’equilibrio nella contesa: al 30’ le campobassane possono contare su 42 punti di vantaggio (22-64).
PROSPETTI IN VISTA L’ultimo periodo è così il momento anche per dare spazio ai prospetti su entrambi i fronti (gli stessi che la sera precedente si erano disimpegnati nel match di serie B anche questo centrato dal team campobassano). Bocchetti e Cerè dimostrano di meritare pienamente la scena e mentre Meldere continua a fatturare con costanza in attacco e Madera dà sostanza al quintetto si arriva sino al massimo vantaggio del +56 (32-88) registrato a referto chiuso.
DAGLI SPOGLIATOI Nella sua analisi al termine coach Mimmo Sabatelli non può non parlare «di una gara di grande sostanza. Dispiace per i due infortuni che valuteremo nelle prossime ore sperando non sia nulla di grave, ma in questa fase ci prendiamo questo successo, frutto di una prestazione in cui tutto il gruppo è stato molto bravo nel mantenere alta l’intensità».
In effetti, la profondità delle rotazioni è un plus dell’attuale conformazione della Magnolia. «Questo – concorda – ci consente di mantenere alti i nostri standard difensivi e al netto delle due assenze (Seka e Vojtulek, ndr) che hanno ridotte le loro rotazioni, sono soddisfatto per il giusto approccio del gruppo. Ora – chiosa Sabatelli – ci attende una settimana con due scontri di rilievo, vedremo in Armenia come regolarci e in prospettiva quelle che saranno le rotazioni di domenica. Per ora però ci godiamo questo momento».
AGENDA PIENA In attesa dei verdetti dello staff sanitario su Kacerik e Quiñonez, il calendario – in casa campobassana – andrà a chiedere altre due risposte di sostanza: giovedì per l’ultima d’andata del girone L di prima fase in EuroCup la trasferta armena di Erevan, match che potrebbe essere chiave per i #fioridacciaio nella prospettiva di uno sguardo sui sedicesimi di finale della seconda competizione continentale, poi – domenica pomeriggio – all’Arena il big match con l’altra leader della Techfind Serie A1 di basket femminile: la corazzata Schio.