Di Vittorio Venditti
Preparando La Lapide
domani sarà giusto un mese dall’ultima puntata di questa squallida saga e pian piano i nodi vengono al pettine.
Oggi ci sarà lo sciopero programmato come fosse un funerale anticipato e soprattutto partecipato: Chi è il morto?
Qualcuno dice la FIAT rinominata, altri affermano che si tratti di quanto resta delle maestranze italiane che in ogni modo vengono estromesse un po’ alla volta da quel circuito che non si può proprio ormai più definire automobilistico.
Ferma restante l’assoluta ed incondizionata solidarietà per quanti hanno creduto che ricomprando per sette volte la FIAT si potesse dar pane a chi oggi è in piazza ed alle relative famiglie più l’indotto che non è di poco conto, chi scrive ha nella sua mente bacata il ricordo di nazioni dove insieme alla mancanza dei più elementari diritti sindacali, esiste una classe dirigente in grado di sequestrare quegli stabilimenti che pare non servano più ai loro ‘proprietari’ e come reali possessori (i contribuenti italiani li hanno più che pagati), riprendere a costruire automobili a grandezza naturale e non mastodontiche e brutte sembianze che ricordano ciò che una volta distingueva, per magari venderle a prezzo ragionevole, cambiando il parco automobilistico italiano e non solo, oltreché la vita a tanta gente sull’orlo della disperazione.
A Quando Quest’Opzione Liberatoria?