Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
(Video), Di Giacinta Venditti
(Collaborazione), Di Riccardo D’Antonio
Così: Per Cambiare!
Quest’anno, un pò per non ripetere sempre le stesse cose, (alcune le dovremo ripetere per ovvia necessità), un pò per cambiare la prospettiva della farneticazione, pur partendo dal presente e mostrandoti lo spettacolo proposto dagli sbandieratori Cavensi, (qui il link se vuoi saperne di più),
venuti da cava Dei Tirreni (SA) per deliziarci con quanto sanno fare,
pur mettendo in risalto ancora una volta la Lorenz Band, sia pur in versione ridotta, anziché andare a fotografare la consueta passeggiata fra oggetti di parte, (che se vuoi, potrai rivivere leggendo questo e questo link per quanto riguarda ciò che è accaduto lo scorso anno, o questo se vuoi tornare al duemilaundici, quando parlai del fatto che “Dio, per fortuna non è di parte”), ti riporto a vent’anni or sono.
Ti riporto in quel tempo, quando ancora la chiesa gambatesana si poteva definire tale e quindi non era Cosa Sua, quando ancora valevano le tradizioni del paese e, per esempio, si poteva vedere il sacerdote benedire gli altarini rionali (costruiti da gente politicamente non definita ma vicina di casa e quindi in un clima di vera fratellanza), e non solo quelli imposti da lui, o lo si poteva vedere salire al municipio per rispetto alle istituzionicivili, (come da tradizione, come per rispetto dello Stato con il quale la chiesa pretende accordi, non si sa bene e fino a che punto paritari), cosa abolita nel duemilaquattro, a causa della vittoria dell’attuale Sindaco, persona invisa al Parroco.
Quell’anno, il novantatreesimo del secolo scorso, si diede inizio all’Infiorata, proposta da mia sorella Giacinta e subito accolta dal professor salvatore Abiuso, che la gestisce ancora oggi.
All’epoca, si diceva di voler costruire qualcosa per mostrarla ai nostri emigranti.
Visto che non esisteva ne internet, ne i blog, io ed uno sparuto gruppo di pazzi, pensammo di acquistare le attrezzature di videoripresa e metterle a disposizione gratuitamente della comunità gambatesana per la ragione di cui sopra.
Con gli occhi di mia sorella e di altri, registrammo diverse manifestazioni che via via quest’anno ti mostrerò, per farne una videocassetta da distribuire a chi, se pur di Gambatesa, non poteva vivere le nostre tradizionali feste.
Non se ne fece più nulla, perché dopo aver speso circa quattro milioni di lire, capitò quello che accade spesso a Gambatesa: in quel caso, l’allora Sindaco, (che è pure quello attuale) e l’allora presidente della pro loco, (che è pure quello attuale), si coalizzarono per cercare d’impossessarsi del nostro lavoro e farne una bandiera per i loro scopi politici.
Ovviamente io mi rifiutai di consegnare quanto registrato e la cosa finì miseramente.
Questo, per dire che le colpe del mancato sviluppo del nostro borgo non vanno ascritte soltanto al Parroco ma anche al Sindaco, come se si trattasse di rivedere Don Camillo e Peppone, a parti politiche invertite.
Le registrazioni che vedi, hanno patito tutto ciò che poteva capitare loro per venir rovinate: Io registrai con una videocamera Hitacki VM e 31 e, dispositivo per l’epoca all’avanguardia, che però scriveva su nastri da otto millimetri, e con audio monofonico.
Considerato che gli apparati per la riproduzione dei filmati in video otto costavano l’ira di Dio e che comunque avremmo dovuto provvedere a riversare tutto su VHS per poi poter donare le videocassette, così come sopra esposto, già allora fu necessario procedere al primo R. V. M., con l’ovvia perdita in termini di qualità delle immagini.
Le registrazioni VHS poi, visto l’avvento del digitale e per evitare ulteriori deterioramenti, nel duemilaquattro furono copiate su DVD e due anni fa furono portate in MP4.
Per finire, visto che non intendo agganciarmi a siti esterni, per poterteli mostrare, questi filmati sono stati ancora una volta convertiti e poi tagliati a misura dal nostro Riccardo D’Antonio, che ringrazio per la (come al solito) preziosa collaborazione.
Tutto questo giro e rigiro, ha fatto sì che si perdesse in fedeltà d’immagine, tanto che prima di questa uscita, avevo ceduto gratuitamente i risultati di quel lavoro a Domenico Giorgio, nel periodo in cui, con un solo blog, si pensava di riunire tutto ciò che in audio e in video, si potesse accostare alla gambatesanità.
Le immagini furono in buona parte rifiutate, atteso che chi le aveva ricevute pensasse alla loro fedeltà, piuttosto che a ciò che mostravano.
Noi, gente terra terra, la pensiamo in maniera esattamente contraria, volendoti donare i nostri ricordi, così, nudi e crudi, per farteli vivere, consapevoli del fatto che tu sia persona comprensiva oltreché intelligente e che sappia apprezzare il nostro gesto, al di là della professionalità che viene sostituita dalla gratuità e dal volerti far conoscere quanto accaduto e magari, (se sei di Gambatesa), farti rivedere gente che, per l’età, ormai non è più fra noi.
Nel tempo, vedrai anche immagini di bambini, che oggi, a meno di scelte di vita diverse da quanto proposto da madre natura, sono a loro volta genitori; quindi, nulla di cui preoccuparci ai sensi della carta di Treviso.
Ecco dunque, dopo averti mostrata parte dell’Infiorata Artistica di quell’anno, e dopo averti fatto vedere ciò che accadeva davanti alla chiesa madre, (in una giornata veramente ventosa), quanto accadde durante la seguente processione, allora ancora tale, allora ancora di tutti.
Per concludere, oggi è il primo dei “Ritorni Al Passato” che gambatesaweb ti offre senza chiederti nulla in cambio.
Spero che il nostro lavoro odierno, così come quello fatto vent’anni fa da mia sorella e da altri che vedrai in seguito, ti piaccia e ti doni la soddisfazione di aver rivissuto un periodo, sicuramente diverso da quello attuale, ma allo stesso tempo foriero dei medesimi ed odierni disagi e disappunti politici, utili solo agli asini che li portano avanti ed a pochi loro galoppini, in attesa di chissà quali benefici che spero, trattandosi di gente stupida ed inconcludente, non riceveranno mai a pieno.