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AUGURI, RADIO RAI!!!

Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dall’Archivio Storico Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet

Oggi: Cent’Anni Di Vita

In realtà era lunedì, ma come fosse stasera alle nove, la voce di Ines Viviani Donarelli apriva l’era della radio che comunicava al mondo anche dall’Italia e lo faceva con queste parole: “Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo”.

Microfono Radiofonico

Da quel giorno la radio denominata URI, EIAR ed in fine RAI ovvero Radio RAI, dalle trasmissioni in modulazione d’ampiezza, a onde corte o lunghe, poi in modulazione di frequenza e nel tempo presente anche in internet, almeno per quanto riguarda la festeggiata di oggi, propaga la voce del potere, qualunque sia la provenienza ideologica o di censo di chi emette i messaggi da divulgare e lo fa a spese di tutti coloro che ne fruiscono o meno.

Nonostante ciò, Campi altri mille anni perché la radio è professionalmente comunque più completa della sorella minore, quella televisione che da settant’anni ritiene che creare baraonda a base di pubblicità e danaro che ne deriva sia il massimo per la crescita collettiva, cosa mai presunta dalla radio che all’atto pratico comunque ha restituiti sviluppo e progresso in maniera proficua nel tempo.

AUGURI, RADIO RAI!!!