Di Miriam Iacovantuono
Parole e musica disegnano la seconda fine settimana del festival multidisciplinare che dà valore al territorio
La prossima fine settimana, “Rocciamorgia – il Molise di Mezzo tra Arti e Cultura” torna ad Agnone. Sabato 28 settembre appuntamento con la lettura e taglio del nastro del Piccolo Villaggio Letterario alle ore 17:30 al Chiostro San Francesco dove ci sarà la presentazione dei libri “Prospettive” di Teresa Del Prete e “Cara Eloisa. Lettera a una figlia del nostro tempo” di Ilenia Pasquetti. A parlare dei due volumi che mettono al centro la figura femminile ci saranno Paola Giaccio e Maria Carosella, l’incontro sarà moderato da Francesco Paolo Tanzj.
A seguire, alle ore 18:45 in Piazza Plebiscito lo spettacolo di Daniele Mutino e i Musici della Storia Cantata “Carovane. Migrazioni d’anima”, un concerto narrativo sul tema della migrazione come radice spirituale dell’essere umano.
Domenica 29 settembre musica e parole si intrecceranno ancora in un’altra giornata tracciata dal tema delle innovazioni, il tema del festival multidisciplinare che dà valore al territorio. Alle 17:00 il concerto “Origini – viaggio e racconto nelle musiche tradizionali” di Nando Citarella con Micki Piperno. Uno spettacolo dove la musica, prima degli interpreti, è sempre al centro della narrazione, il virtuosismo e l’abilità sono sempre secondi all’emozione del racconto che diviene per l’ascoltatore un viaggio nelle storie, profumi ed essenze dei luoghi da cui la musica proviene. Il repertorio spazia dalla musica del mediterraneo, alla musica napoletana passando per la tammuriata, tarantella, pizzica e saltarello e toccando la canzone d’autore di interpreti come Domenico Modugno e Roberto Murolo.
A seguire per la rassegna “Incontro con gli autori” la presentazione del libro “Dimentichiamoci dopodomani” di Andrea Di Consoli che dialogherà con Filippo La Porta.
E poi ancora musica che intreccerà le note con l’arte poetica nel concerto “Bluesunday – Il jazz incontra la poesia. Una suite per parole e musica” di Nicola Bultrini e Filippo La Porta. Un’esibizione che si può definire un incontro brillante e effervescente di versi e di note. Chiacchierando come si fa tra amici, Bultrini e La Porta analizzano i legami profondi tra il linguaggio jazzistico e quello poetico, mettendo in luce gli elementi in comune: la centralità del ritmo, il racconto di storie, il misticismo e il rapporto con la tradizione. Il tutto attraverso citazioni di poesie e brani musicali e ovviamente con gli strumenti alla mano. La performance è arricchita dall’accompagnamento musicale di Giulio Scarpato.