Di Stefano Venditti
Carissimo Direttore,
è da diverso tempo che non sono ospite delle pagine del tuo giornale al quale sarò sempre fortemente legato. Questa volta ti chiedo la cortesia di pubblicare questa mia “lettera al Direttore” perché credo che in essa tu e i tuoi affezionati lettori troverete un ottimo argomento di riflessione e di discussione.
Perché ti scrivo dopo tanto tempo? E’ presto detto! Io e il mio editore abbiamo deciso di realizzare una guida di tutti i luoghi di valenza turistica, siano essi storici, archeologici, paesaggistici, religiosi, sportivi, culturali ecc., accessibili a qualsiasi persona che abbia una disabilità, ma anche ad una mamma con il passeggino, ad una persona anziana con difficoltà motoria e così via. Un bel e grande progetto editoriale che secondo le nostre intenzioni dovrebbe coprire l’intero Stivale italico anche se il lavoro sarà immane. Sia io sia il mio editore ci siamo trovati su tutto: sul progetto, sullo sviluppo dello stesso, sulla concretizzazione in un volume molto accattivante anche a livello di marketing e sullo studio del materiale raccolto.
A questo punto mi potrai chiedere, allora tutto bene perché mi scrivi questa lettera? Un motivo c’è! Ovviamente volevo partire dalla Regione Molise visto che anche se non risiedo più in Molise da diversi anni sono pur sempre un molisano. Volevo partire dalla mia terra natia, volevo partire dai luoghi che mi sono rimasti nel cuore per molteplici motivi. Ma purtroppo non è stato possibile! Essendo lontano ho dovuto gioco forza chiedere la collaborazione dei vari attori, associazioni ed Enti territoriali presenti in Molise e che a vario titolo sono coinvolti nel comparto del turismo e della promozione delle peculiarità del territorio. Non credo di aver sbagliato gli indirizzi mail perché li ho trascritti dai siti ufficiali e poi, non mi è tornato indietro nessun tipo di messaggio di errore di invio o di trascrizione dello stesso. Ti posso dire però che qualcuno mi ha risposto, segno evidente che gli indirizzi erano giusti dopo l’invio di due mail e nell’arco di un mese e mezzo. Mi ha risposto il presidente Di Giandomenico dell’Azienda Turistica di Termoli, il Presidente Saia della Provincia di Isernia, il Presidente D’Angelo del CONI Molise, il Presidente Perrella del CIP Molise. Purtroppo le poche informazioni che mi hanno potuto dare gli enti su menzionati non sono state sufficienti per la realizzazione della guida sul Molise.
Tra le altre cose è emerso con forza dal dialogo intrapreso con gli stessi che non è presente nessun tipo di elenco locale di luoghi di attrazione turistica accessibili. L’idea sarebbe stata anche quella di creare dei veri e propri percorsi completi ed affiancare alle visite dei luoghi anche strutture ricettive, ricreative, bar, ristoranti, B&B e quant’altro per far vivere in tutte le sue sfaccettature il Molise per la sua interezza. Ma come detto non è stato possibile.
A questo punto la mente e i ricordi mi rimandano a diversi mesi fa, quando tra di noi ci fu uno dei tanto cordiali scambi di vedute. Mi ricordo che qualcuno di “illustre” ti fece una domanda: “si Stefano è andato via dal Molise, ma cosa ha mai fatto lui per il Molise”? Bene, la risposta a quella domanda è racchiusa in questa lettera. Il Molise sta morendo sotto ogni punto di vista anche se qualcuno continua non vedere il baratro in cui è sprofondato. Noi figli che abbiamo lasciato la nostra “mamma”, seppur lontani, continuiamo ad amare una terra che ci ha costretti ad emigrare.
Forse solo ora comprendo bene il testo della canzone di “odio e amore” scritta dall’illustre concittadino Fred Buongusto intitolata “Molise Puzzess Accise”. Noi figli emigrati siamo sempre disposti a dare una mano anche se siamo lontani, ma ci vorrebbe anche la volontà e l’umiltà del Molise e dei molisani nel voler essere aiutati.
Nel mio piccolo, per l’amore infinito che ho verso il Molise, ho sempre messa un po’ della mia terra in tutti i miei libri che ho pubblicato fino ad oggi ed anche nel prossimo che uscirà nel tardo autunno di quest’anno, proprio per far avvicinare a questa meravigliosa terra il maggior numero possibile di persone. Per come la vedo io il Molise ha perso una grande occasione, l’ennesima di una lunga lista. Non perché l’abbia pensata io ma perché proposta da qualcuno che ha davvero riservato nel suo cuore un posto speciale al Molise malgrado tutto.
Ti abbraccio con affetto e sincerità, augurandomi che la prossima volta che ti scriverò potrò dare a te e ai tuoi lettori notizie più positive.
Buona fortuna Molise, credo che serva più a te che a me!