Di Michele Simiele
PRESENTAZIONE PDL N. 38 e N. 39. – La Giunta regionale ha presentata la proposta di legge n. 38, avente come oggetto: “Semplificazione amministrativa in materia di sanità pubblica – Abolizione certificato medico per assenza scolastica”.
L’articolato prevede la semplificazione delle procedure amministrative in materia igienico-sanitaria in ambito Scolastico in tutto il territorio della Regione. In particolare, si propone l’abolizione dell’obbligo di certificazione medica per assenza scolastica da più di cinque giorni ai sensi dell’articolo 42, comma 6, del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1967, n. 1518.
L’obbligo di presentazione di certificazione permane nei seguenti casi:
• che i certificati siano richiesti da misure di profilassi previste a livello nazionale o locale per esigenze di sanità pubblica;
• che i soggetti richiedenti siano tenuti alla presentazione delle certificazioni stesse in altre Regioni.
Parimenti, i Consiglieri Vincenzo Niro, Massimo Sabusco, Stefania Passarelli, Roberto Di Pardo, Fabio Cofelice, Francesco Roberti, Armandino D’Egidio, Gianluca Cefaratti, Nicola Cavaliere, Quintino Pallante, Roberto Di Baggio hanno presentata la proposta di legge concernente: ““Revoca delle deliberazioni legislative n. 14 del 5 marzo 2024, ad oggetto “Proposta di legge regionale n. 10, di modifica statutaria, riferita alle “Modifiche alla legge regionale 18 aprile 2014, n. 10 (Statuto della Regione Molise)”. Approvazione con prima deliberazione” e n. 42 del 24 luglio 2024, avente ad oggetto: “Legge regionale concernente “Modifiche della legge regionale 18 aprile 2014, n. 10 (Statuto della Regione Molise”. Seconda deliberazione. Approvazione”.
“L’articolazione della modifica statutaria -scrivono i presentatori nella relazione che accompagna il testo dell’iniziativa legislativa- ha spinta la Regione a votare il rinnovato impianto statutario, sia in prima che in seconda lettura nel rispetto del procedimento aggravato di cui all’art. 123 della Costituzione. La conseguenza sui punti chiave dell’intervento modificativo ha tuttavia trovato un argine imponente non riconducibile ai suoi stessi contenuti, peraltro non osservati dal Governo, ma alle oggettive difficoltà economico finanziarie che gravano sulla regione. La presentazione di richiesta di referendum, su iniziativa di sei Consiglieri regionali e la corrispondente necessità di stanziare in bilancio una posta di circa 1 milione 500 mila euro per chiamare i molisani a esprimersi sulle modifiche legittimamente introdotte, ha reso doveroso riconsiderare l’opportunità di procedere all’aggiramento dello Statuto regionale. La citata proposta di modifica statutaria -spiegano ancora i presentatori- ha dunque trovato un freno nella realistica considerazione che stante la perdurante poco favorevole congiuntura economica e la necessità di provvedere con celerità all’approvazione dei documenti contabili-finanziari al vaglio degli organi competenti, ha resa opportuna la presentazione della proposta di revoca delle due deliberazioni legislative consiliari che la approvavano in prima e seconda lettura.