Addio Schillaci: A Marzo Fu Ospite Alla Mostra ‘Un Secolo D’Azzurro’ A Campobasso

Di Luca Giordano

Nastro Nero Per Necrologio

Ci sono persone che pur non avendo un talento mostruoso e cristallino restano comunque nella memoria collettiva per aver regalato gioia e speranza di vittoria, come lo fu Salvatore Schillaci (per tutti totò) che nel mondiale di Italia ’90 fu l’assoluto protagonista, (inaspettato certo), con i suoi sei goal che uno dopo l’altro trascinarono l’Italia fino alle semifinali della coppa del mondo (edizione vinta dalla Germania.

Schillaci Italia ’90

Oggi, nel giorno della sua dipartita dopo un brutto male, il ricordo di Schillaci non va al proprio palmares, ma al suo sogno partito dalla periferia di Palermo fino a vestire le maglie di Juventus ed Inter e soprattutto ad esser l’uomo simbolo di un mondiale giocato in casa, sbaragliando con le proprie reti anche giocatori tecnicamente più forti come Mancini e Baggio e poco importa se quella coppa non è stata vinta perché resta l’esaltazione ad ogni suo goal che Schillaci colto in un periodo di grazia sembrò giganteggiare in quella competizione.

Schillaci a Campobasso

Lo scorso mese di Marzo fu ospite a Campobasso all’inaugurazione della mostra ‘Un secolo D’azzurro’, dove sono stati esposti i cimeli più significativi della nostra storia calcistica tricolore, tra i quali la riproduzione ufficiale della coppa del mondo vinta nel 2006, Le maglie dei più grandi calciatori italiani da Zoff, Scirea, Maldini, Totti, Rossi fino alla sua numero nove in memoria di quel Mondiale in cui Schillaci andò in gol da qualsiasi posizione in ogni modo.