BUONA SCUOLA

Di Vittorio Venditti

Con Alla Base Le Solite, Annuali, Ataviche E Ripetitive ‘Certezze’

Aumento dei costi di ciò che serve per la scuola, trasporto incluso quando esiste; spesa a quasi totale carico delle famiglie, per i meno abbienti perché le altre devono sbrigarsela in solitaria; speculazioni da parte di chi produce tal merce d’ogni ordine e grado; prima selezione degli alunni più bravi ad arrangiarsi in economia del vendere e comprare il materiale di cui ai punti precedenti ed uso della tecnologia applicata al taroccare anche i libri; tre mesi di supplenze in attesa della stabilizzazione delle cattedre; probabile occupazione delle scuole (anche se ciò si sta ridimensionando negli ultimi anni); riduzione sempre più accentuata degli alunni nelle regioni dove lo spopolamento la fa da padrone. Oggi in Molise ricomincia la scuola che per la verità nella regione che non esiste ha poli d’eccellenza che creano capacità poi utilizzate laddove prospera maggior possibilità di crescita per chi, attendendosi un futuro in casa propria, ha la costrizione di crearselo presso luoghi che se non maltrattano chi arriva è solo per via del fatto che di quelle peculiarità non si può fare a meno perché in quei posti più pronti a far crescere, normalmente non albergano buona semina e validi insegnanti che chi a stento è presente sulle carte geografiche dettagliate sa proporre al mondo.

Simbolo Della Sapienza, (Civetta Di Minerva O Atena)

così, in questi ultimi giorni e non è da escludere anche oggi, chi per tempo ha avuta la forza di scappare da quell’ambiente perché da discente aveva previsto per il personale futuro quanto per altro già opprimente con forza soverchiante in tema durante quel passato, assiste alla passerella di coloro che propongono auguri che puzzano di falso da chilometri di distanza, ‘chiacchiere di facciata’ appositamente riciclate sulla base della constatata e sicura memoria corta di chi ha ancora il fegato disposto ad ascoltarle, atteso che se sussistono problemi come la punta dell’iceberg presentata con un numero di sette doglianze, vergogna che vuol far pensare a quella perfezione lungi dall’esser di tal argomento, questi granitici ed irremovibili guai, siano da attribuire proprio a chi prova a ricordare che le colpe sono comunque degli altri, mentre i meriti vanno ricercati in quei discorsi e soprattutto in chi con la faccia di bronzo che si ritrova, tenta di proporli in tutte le salse ad ogni inizio d’anno scolastico che Dio comanda.

A Proposito Di ‘Studio E Conoscenza’: Si Ricercano Con Impazienza Tali Meriti.