Di Ouday Ramadan
Nel 340° giorno della guerra genocida in corso nella Striscia di Gaza, l’occupazione concentra i suoi bombardamenti su diverse aree della città di Gaza e impedisce (o solo ritarda: NDR) ai convogli sanitari internazionali di entrare nella Striscia.
Il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, nel 339esimo giorno di guerra israeliana, è salito a 40.988 martiri e 94.825 feriti dal 7 ottobre scorso.
Il Ministero della Sanità palestinese a Gaza ha confermato in un comunicato che l’occupazione ha commessi due massacri contro i civili nella Striscia di Gaza, di cui 16 martiri e 65 feriti sono arrivati negli ospedali nelle ultime 24 ore, mentre ci sono ancora vittime sotto le macerie e sulle strade e gli equipaggi delle ambulanze e della protezione civile non possono raggiungerli.
Nel nord della Striscia di Gaza, 6 persone sono state martirizzate e altre sono rimaste ferite, tra cui bambini e donne, a seguito dei bombardamenti israeliani su Jabalia Al-Balad e Al-Sika Street, a est del campo di Jabalia.
Il nord della Striscia di Gaza sta assistendo a una nuova ondata di sfollamenti, dopo che l’esercito d’occupazione ha pubblicata la nuova mappa per l’evacuazione forzata dei cittadini dall’estremo nord della Striscia.
La Protezione Civile nella Striscia di Gaza ha riferito che 5 persone sono state uccise, tra cui due donne e una ragazza, oltre al ferimento di altre 12 persone, mentre l’aereo d’occupazione ha bombardato un appartamento residenziale in Yarmouk Street a Gaza City.
La città di Gaza è stata anche testimone di bombardamenti d’artiglieria nelle vicinanze della rotatoria di Al-Dahdouh nel quartiere di Tal Al-Hawa, a sud-ovest della città, mentre i droni israeliani “Quad Capture” hanno sparato bombe in diverse aree dei quartieri di Al-Sabra e Al-Zaytoun. a sud della città, le forze d’occupazione israeliane stanno ancora penetrando nel quartiere degli Ulivi per il diciassettesimo giorno.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che Israele non le consente di portare carburante, medicinali, attrezzature e aiuti nella Striscia di Gaza, sottolineando d’avere 46 gruppi in Egitto in attesa dell’approvazione di Israele per entrare nella Striscia.
A sua volta, il direttore generale del Ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, Munir Al-Bursh, ha affermato che l’occupazione sta impedendo l’ingresso del convoglio delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità carico di medicinali e carburante per la quinta volta in una settimana.