Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa
Semplicemente Popolare
s’è svolta ieri pomeriggio a Riccia la novantunesima edizione della festa dell’uva con la relativa sfilata dei carri allegorici, opportunamente e sapientemente preparati dalla comunità riccese.
Senza far torto a chi che sia e considerato l’estremo e voluto dilettantismo usato per le riprese audio e fotografiche qui proposte senza alcuna vergogna per la qualità resa (comunque gratuitamente), è stato preso come immagine emblematica uno dei carri sfilati ed allo stesso modo, l’audio che a differenza del video permette a chiunque d’immaginare quanto accaduto senza essere in loco, fa sentire tra l’immancabile frastuono che ogni festa popolata comanda, ciò che per Riccia è considerato l’inno porta bandiera.
Sicuramente la giuria anche quest’anno premierà il carro più significativo e qui per una volta si tralasciano tutte le dissertazioni che innanzitutto fanno trasparire il problema mai risolto dalla politica d’ogni provenienza ideologica che mette in risalto il numero sempre inferiore di spettatori per uno spettacolo tra i tanti che in Molise sarebbero un ottimo veicolo per lo sviluppo della locale economia. Va detto però che se non si trova il rimedio per pubblicizzare a più ampio raggio quanto appena presentato in resoconto, questa manifestazione che unisce un’intera cittadina ed i suoi dintorni farà la fine di altre tradizioni che per le più disparate ragioni, oltre a non rendere più in termini di danaro per gli abitanti della valle del Fortore, non sono più tali.
Intelligenti… Va Beh!