Di Luca Giordano
Lo spettacolo politico italiano riprende subito piede dopo le vacanze estive con il caso ‘Sangiuliano’ (Ministro della cultura) che durante i suoi ultimi viaggi di lavoro ha avuta come ‘compagnia’ una ‘donzella’ (tale Maria Rosaria Boccia) che senza essere nominata ufficialmente per alcun incarico statale si è sentita in dovere di postare sul suo profilo Instagram tutti gli spostamenti fatti col ministro fino ad entrare in Camera… dei Deputati come fosse una vera addetta ai lavori.
Ovviamente il carrozzone politico si nutre di questi meccanismi beceri per propaganda o per far dimenticare agli italiani i veri problemi del paese, costringendo così il buon Gennarino ad ammettere (nel telegiornale della sera) la sua relazione affettiva con la ragazza, ma di poter provare con i tracciamenti della propria carta di credito di aver usati soldi propri per i viaggi fatti con l’amante.
Sangiuliano appare come la classica figura di italiano medio che occupa posti di prestigio più per convenienza altrui che per meriti propri (suoi sono gli strafalcioni come ad esempio che Cristoforo Colombo sia stato influenzato da Galileo Galilei dimenticando che quest’ultimo nacque 72 anni dopo la scoperta dell’America o la Gaffe di Times Square a Londra) e che una volta scoperto con ‘le mani in pasta’ inizia a frignare facendo mea culpa.