Di Vittorio Venditti
Perché Dare L’“Uovo” Oggi E Tenersi La “Gallina” Domani
Finalmente per la goduria posso leccarmi i baffi che non ho, per aver letto che è andata poderosamente in porto la mia idea di non permettere l’invio di commenti su quest’inutile sito, dato che lo si fa a pieno regime su facebook, dove fra l’altro ho trovato anche gente che lancia il sasso e nasconde la mano, dove ho potuto riscontrare la validità dei proverbi che recitano rispettivamente: “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli” (Oscar Wilde), e “Il primo stadio della fesseria è il considerarsi saggio” (Benjamin Franklin), ciò a proposito di certo scrivere, proposto al mondo da chi, altrimenti, non serve a niente, tant’è che può essere considerato alla stregua del protagonista di quest’altro Dire, proveniente da magistrale sapienza: “Un imbecille non si annoia mai: si contempla” (Rémy de Gourmont).
Tutto ciò: Parlando “Difficile!”.
a proposito, c’è chi commenta: “Sono senza parole”; per questo, l’essere bipede di razza umana in oggetto, a mio avviso farebbe bene a non esprimersi, visto che “E’ meglio tacere e dare l’impressione di essere scemo/a, piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio”.
nel godermi questa prima vittoria, vado a toccare un altro punto di soddisfazione, derivante da ciò che è scritto su questo documento proveniente da quella miniera inesauribile che è il municipio di Gambatesa:
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C’è un altro proverbio che si può ascoltare sulla bocca dei nostri anziani, proverbio che recita: “La moglie del ladro ride sei volte, ma la settima piange”.
Questo Dire è facilmente applicabile al risultato che certi “furbetti del quartierino” hanno ottenuto con la delibera che ti ho mostrata.
Questi “signori” in sintesi, avevano stipulato un contratto che prevedeva, a fronte della realizzazione di infrastrutture d’urbanizzazione presso i loro lotti, a loro spese, il mancato pagamento degli oneri d’urbanizzazione che si versano all’atto della costruzione di immobili, cosa già di per sé non proprio regolare, (lotto clandestino?), cosa che con la Democrazia Cristiana all’epoca spadroneggiante, (Al “Capione”), a pochi amici si poteva concedere, tanto il resto di Gambatesa si componeva di ignoranti, tanto nessuno si sarebbe mai ribellato e se fosse successo, al limite gli veniva incendiata casa.
D’altro canto, negli anni successivi, c’è stato qualche altro gambatesano che per ricevere le medesime infrastrutture, dopo aver pagato quanto imposto dalla Legge senza ne se ne ma, ha comunque dovuto provvedere, a proprie spese, per la costruzione di queste, anche se dovute dal locale municipio proprio in onore dei pagamenti in questione.
Oggi pare che qualcosa stia cambiando:
Oggi pare che si stia rendendo un minimo di giustizia a quei “fessi” che da buoni cittadini hanno pagato il dovuto e sono stati trattati da fessi per l’appunto, da coloro che li hanno derisi, pensando di farla franca a loro volta.
Siamo sicuri del fatto che chi si è dovuto costruire le infrastrutture dopo averne pagati gli oneri, (ricordo a me stesso, per la metà stornati per elargire gli stipendi alla locale polizia municipale, come Legge prevede), non riceverà nulla in cambio, atteso che lo Stato e di conseguenza anche il resto della pubblica amministrazione non restituisca il mal tolto, così come fa con i debiti contratti con i privati.
Resta però almeno la soddisfazione di poter deridere a nostra volta coloro che ci hanno derisi, pensando al salasso che arriverà a Questi per effetto di quanto descritto dal documento sopra proposto.
Ma con la giustizia italiana imperante: Vedremo davvero questo lieto fine?