Il Periodico Regolamento Di Conti

Di Vittorio Venditti

Persiste L’Italico Squallore

Vanno in vacanza, ma tornano più arzilli che mai. Nel frattempo e per evitare che il popolino dimentichi che dopo la festa ci dev’essere chi la paga, durante il momento del ferragosto s’è tenuto il periodico regolamento di conti (non ci si sta riferendo alla preparazione del D’ E’ F’)tra bande rivali, ma inquadrate nella medesima fazione, quella criminalità mal organizzata che tante ‘soddisfazioni’ dà agli italiani, soprattutto in caso di ‘rimembranze’, ma poi ed al momento opportuno, scorda d’essere nemica e s’abbraccia in quell’ipocrisia da far schifo, tanto che se non viene lanciato su quella cerimonia un missile ipersonico ed altamente distruttivo è solo perché il seguito sarebbe ancor più deleterio e basato sull’ascesa dei relativi delfini che con la loro ‘esperienza’ fanno più danno di chi passerebbe al ruolo di martire per l’eternità da celebrare anno per anno con spumante e pasticcini a carico dei contribuenti: vedi fine della prima repubblica e relativi anch’essi regolamenti di conti definiti ‘stragi di Mafia’ per far finta di dare a terzi la colpa di tali ignobili risultati.

Giustizia

Dunque, è chiaro come l’acqua di fonte che sarà davvero arduo separare le carriere di chi dice d’amministrare la giustizia alla luce del sole per poi operare sottobanco nei tribunali come verrà dettagliato prossimamente e prove alla mano (non necessariamente da questo giornale perché esistono soluzioni ancor più dirompenti) a proposito di ‘situazioni incresciose’ (volendo essere per ora diplomatici) che avvengono in distretti di periferia, naturalmente posti in essere per chi, magari da inizio carriera, è in attesa della pensione e cerca di crearsi un potere gretto e provinciale, basato su complicità più o meno lecite che vanno smascherate, non fosse altro che per la soddisfazione di chi lo farà, senza per altro riceverne beneficio, se non quello che deriva dalla consapevolezza di chi ce l’ha, del fatto che tutto sia relativo, comprese certe forme d’assolutismo che vengono tenute vive perché ucciderle significherebbe poi soffrire di noia, prerogativa e tanto pubblicizzata offerta di ‘vita’ realmente moli- sane, spesso anche italiote.

Allo stesso modo, i compari provenienti da ogni ‘ideologia’ che (questa sì e senza bisogno di ‘riforme’) si può cambiare per necessità al momento opportuno, squallidi e grassi figuri provenienti da ogni sesso o convinzione in tal senso, ‘numeri’ (nel senso più spregevole del termine) che predispongono le regole che vengono imposte ai sudditi, se sotto i riflettori si mostrano lindi e pinti, pensando che chi li guarda scordi facilmente il loro operato, dietro le quinte fanno in modo che i loro burattini dicano esclusivamente ciò che li mette in luce, evitando di far trasparire ad esempio che questi soggetti eternamente di fronte alle telecamere, mentre discutono animatamente e preparano quelle che poi vengono battezzate in maniera altamente roboante ‘Leggi dello Stato’, nei ritagli di tempo costruiscono e redigono norme che rendono loro e spesso la comparanza che oggi finge di mostrarsi ‘offesa e contrariata’, (o lo fa per davvero, ma non si deve dire) un po’ più uguali del resto dei cittadini, alla faccia ed a sfregio di quella ‘madre di tutte le Leggi’, utile generalmente per venir sventolata alternativamente ed in base alla paura che vengano toccati i super diritti appena somessamente citati. Tutto ciò, mentre la situazione che si dipana tra siccità ed improvvise bombe d’acqua, attribuita esclusivamente ai cambiamenti climatici, viene vista da quella pletora di piccoli delinquenti comuni (l’altra fazione ci mette la faccia a differenza di questi) come lo spettacolo che mostra gli animaletti che muoiono, non certo per la patria, ma per la programmata voglia di divertirsi di queste politiche e giudiziarie nullità, fatta passare con cognizione di causa per incapacità che alla fine della fiera è forse l’unica verità che tal feccia non può nascondere perché esporrebbe lo schifo che ne deriva e sarebbe difficile poi per tal immondizia disconoscerne la paternità.

Come evitare che s’intacchi il potere sopra richiamato? Ovviamente con il ricatto che vede le prove generali in certi arresti basati sul ‘tanto uno scheletro nell’armadio da scoprire c’è sempre’, azioni riuscite e foriere del loro stesso progredire verso soggetti più apicali che per vendetta trasversale devono incutere paura in chi potrebbe risolvere la ‘questione da non toccare’.

Allo stesso tempo, chi sa di poter ricevere certi ‘attenzionamenti’ ha il piano di salvataggio che comunque fa capire a chi arresta che può fare la stessa fine, basata per altro sullo svergognare questi camici ‘neri’ che spesso diventano rossi, ma non per l’onta appena chiamata in causa, vedi quanto ogni tanto si sussurra a proposito della gestione delle aste giudiziarie perché per il momento ancora non si vuol scendere più in basso, cosa che avverrà, in quanto le punte di diamante con il tempo vengono affilate e come tutte le armi vanno provate per vedere, almeno di nascosto, l’effetto che fa.

A questo punto non resta che mettersi alla finestra ed attendere lo sviluppo degli eventi, almeno per irridere questi ‘rappresentanti’ (non si sa più bene di cosa, pubblica o privata che sia) per poi verificare se esistono le condizioni per poter mettere in pratica una loro disonorevole caduta che non servirà al resto delle ‘pecore’ che comunque hanno bisogno di ‘pastori’, ma potrebbe essere davvero utile per i lupi che come asserito qualche anno fa da una componente inquadrata in una delle due fazioni operanti a Campobasso, riferendosi all’esemplare protagonista nella celeberrima favola di Cappuccetto Rosso: “Il lupo a volte è anche buono”, dimenticando però che non sia mai questo s’incazza, certe massime potrebbero cambiare il corso della storia.

Che Differenza C’E’ Tra Questa E La Fazione Che Viene Definita Dispregiativamente ‘Mafia’?