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ANDROID: L’Omino Verde Parla?

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet

Quello Italiano E’ Un Po’ “Reticente”

Omino Android

Sorridendo per mascherare la delusione, ringrazio Dio che mi ha illuminato nello spendere poco per un apparato che, all’atto pratico, serve a poco.
Dico ciò per spegnerti ogni speranza , (volendolo credere solo per ora), nel pensare di poter utilizzare i dispositivi Android, facendolo con la sintesi vocale integrata in quel software.

Una decina di giorni fa, farneticai del fatto che si potesse ampliare l’offerta di telefonini e tablet anche per i non vedenti, (qui il link a quel giorno), avvicinando questa nicchia di mercato alla possibilità di poter acquistare dispositivi economici, al posto di apparati che per la loro complessità, non possono non essere di fascia alta.
Oggi posso dire che la cosa sia vera solo se la si volesse forzare.

Perché?

Se è vero che questo sistema operativo abbia una voce integrata, (per altro non proprio chiara), e se è assodato che l’attivazione di questa sia da fare con l’aiuto di chi vede, (ciò vale anche per Talks, così come per altre sintesi, esclusa VoiceOver di Apple, meglio costruita), andando avanti nella sperimentazione ho potuto notare che le funzioni di trascinamento o le gesture complesse, attivata la voce non funzionano più, neppure con l’uso dei comandi dedicati.
A ciò, va aggiunto che a differenza ad esempio di quanto accade per l’iPhone, sia la tastiera virtuale, sia le icone in genere, risultano troppo piccole per essere ben distinte al tatto, ciò, su uno schermo da sette pollici: Figurati cosa può accadere su schermi più piccoli!
Se ciò non crea problemi facendoci la mano, ne crea e pure tanti, in caso di utilizzo in ambiente rumoroso o in posti dove può verificarsi un vivere non proprio comodo: Per capirci, un dispositivo del genere è altamente sconsigliabile nel caso lo si debba utilizzare per ragioni d’emergenza, cosa che a chi ha un deficit, può capitare più facilmente.

Se utilizzi telefoni o tablet di ultima generazione, avrai senz’altro avuto modo di notare che il consumo della batteria è alto; aggiungendo la sintesi vocale integrata in Android, pur essendo nativa, il problema si accentua, così come accade per ogni sintesi vocale aggiunta ad ogni tipo di apparato che normalmente ci accompagna nella vita.
Inoltre, (e questo accade anche per le altre sintesi, VoiceOver esclusa), i dispositivi che lavorano con una sintesi vocale attiva, rallentano i processi stressando non poco i processori che hanno a bordo.
E’ questo il principale motivo di guasto (spesso non riparabile) che colpisce telefonini, piuttosto che computer, se ne viene fatto un uso intenso.

Una cosa di buono in tutta questa storia, l’ho registrata avendo l’onore di poter provare l’applicazione creata appositamente per quest’inutile sito dal webmaster di gambatesaweb, quel Riccardo D’Antonio che più volte ho definito “Capace nel suo lavoro”: Parlo dell’applicazione denominata “gambatesaweb sul tuo android”, che trovi sulla nostra home page.
Quest’applicazione risulta pienamente accessibile, anche se per poterla utilizzare bisogna appoggiarsi a Firefox, visto che a loro volta, il browser nativo di Android, così come Google Crome, pur integrato nei dispositivi che utilizzano questo sistema operativo con licenza ufficiale, non sono così accessibili; un vero autogoal per chi progetta questo software, atteso che lo stesso dovrebbe essere compatibile almeno con i propri componenti integrati.

Parlando poi di messaggi flash, nulla di diverso se pensiamo all’uso che ne possa fare una persona vedente: i flash in Android non si leggono, ne con, ne senza sintesi vocale, ma ciò vale anche per BlackBerry, iPhone e in genere VoiceOver, mentre con Talks o NVDA per computer, se si verificano determinate condizioni, (presenti su gambatesaweb ma non su altri siti), si può ovviare al problema e raggiungere lo scopo prefissato.

In definitiva: Mentre Talks che funziona ormai solo su apparati commercialmente introvabili, rende chi non vede autonomo almeno sul telefonino, mentre VoiceOver assiste alla perfezione chi utilizza un iPhone o un Mac, (a costi altissimi e con poca libertà d’azione nella gestione dei propri dati), mentre si stanno sempre più perfezionando sintesi del calibro di JAWS a pagamento, alto pagamento!) e NVDA, (del tutto gratuita), screen reader che si usano abbinati a Windows, mentre si vanno sempre più affermando assistenti vocali che però non sempre funzionano alla perfezione, (quello di Google abbinato ad Android poi se usato, risponde solo con immagini), mentre piano piano gli screen reader per pc dei quali ho parlato, stanno avvicinandosi agli schermi dei tablet, assimilando la possibilità di permettere a chi non vede di gestire gli schermi stessi, atteso che come ormai si dica sempre più spesso: il pc del futuro si chiama tablet, (per ora non faccio esperimenti su tablet equipaggiati con windows, e parlo di windos 8 pro, perché RT non sarebbe compatibile con le sintesi attualmente reperibili, visto l’alto costo di questi dispositivi, ma…), mentre accade tutto questo e la ricerca viene fermata dal disinteresse per una per fortuna piccola nicchia di mercato, quanto speravamo di sentir dire dall’“omino”, ci ha deluso, come se si trattasse di un Giovanni Brusca poco remunerato.

Finendo questo discorso con il sorriso in bocca, sorriso di chi, comunque, va avanti nei suoi tentativi sperimentali, cosa che poi ti mette a disposizione senza ritegno alcuno, posso dire che allo stato attuale, comprare un telefonino o un tablet equipaggiati con il sistema operativo Android, oltre a comportare l’handicap valido per tutti gli utenti di tale software, vale a dire quello di entrare a far parte di una setta satanica, (alla stessa stregua di quanto accade acquistando apparati Apple), per chi non vede sia poco intelligente, assunto che sia possibile utilizzarli esclusivamente per operazioni elementari, che non necessariamente comprendono la possibilità di telefonare o inviare sms.

Speriamo bene per il futuro!