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Gambagosto 2024: Persiste L’Invito Al ByPass

Di Vittorio Venditti

Tralasciando Il Recente Passato Per Ripetersi Nel Futuro A Breve?

Se Ieri la giornata ha visto lo scegliere che in molti a Gambatesa hanno messo in pratica, lasciando il borgo da sogno per divertirsi in maniera sincera presso luoghi neanche tanto lontani, Oggi si dovrebbe cambiar rotta? Le proposte locali infatti sono state declinate soprattutto da chi sapeva ad esempio che nella vicina Sassinoro si sarebbe svolto un raduno di bande al quale avrebbe partecipato come componente attiva anche gente di Gambatesa, per cui la migrazione turistica è stata più che comprensibilmente importante e con soddisfazione per occhi, ma soprattutto orecchie, queste ultime stanche del solito silenzio. A tal proposito ed in considerazione del fatto che il prossimo tredici agosto risulta sguarnito (cosa quasi mai capitata a Gambatesa) non è che per carità cristiana… Tornando con i piedi per terra e cercando almeno di presentare ciò che passa il convento a spese dei ‘frati’ e delle ‘suore’, ecco quanto verrà offerto nel borgo da sogno stasera:

Locandina Gambagosto 2024

“10 agosto – PIAZZA MUNICIPIO ore 21:30 – Song’ d Jammates Presentazione della nuova collezione di canzoni in dialetto gambatesano”

Locandina Presentazione Song d’ Jammates

“MOLIDREAM APS
presenta
SONG d’ Jammates
NUOVA COLLEZIONE
Evento Lancio
SABATO 10 AGOSTO
PIAZZA MUNICIPIO ORE 21:30”

Andando ad analizzare nel dettaglio quanto sarà pubblicizzato, si scopre che verrà presentato un lavoro composto da brani di concezione, esecuzione e fattura gambatesana che prosegue quanto già portato alla luce meno di quindici anni fa, CD che riproponeva alla meno peggio canzoni che hanno fatta la storia di Gambatesa prima che lo snobismo più becero distruggesse persino il gruppo folcloristico locale che mantenuto in vita in paesi neanche tanto lontani da questo, oggi fa da bandiera per l’immagine di quei luoghi, patrimonio inesorabilmente perduto dove ci si vanta non si capisce bene di chissà cosa.

A ciò però va aggiunta l’assoluta volontà di recuperare nel senso della tradizione del termine, tant’è vero che verrà proposta la vendita di brani composti ed eseguiti durante gli ultimi festival della canzone dialettale molisana, assurti (secondo chi gestisce tal progetto che è già pagato con pubblico danaro) a prosieguo del patrimonio musicale locale. Il ‘prezioso’ materiale, già reperibile in Rete se solo si consultano le manifestazioni in tema, viene offerto a chi ne vorrà acquistare il ricordo, su CD e chiavetta al costo di dieci euro. La tradizione è salva, ma lo è solo secondo la concezione miope di chi non si accorge che da un’era geologica la musica è liquida ed andrebbe somministrata secondo i nuovi sistemi, ormai digeriti anche da chi è più avanti con l’età e volesse contribuire a creare una cassa in favore di soggetti che cercano di nascondere che quanto loro considerano lavoro, è già stato sufficientemente foraggiato dalla comunità tutta. Se s’aggiunge che i brani (già reperibili in originale in Rete) saranno a disposizione di chiunque sui medesimi canali nemmeno tanto lontanamente, il gioco è fatto e sarà solo da attendere per dichiarare morto ciò che non è mai nato, con buona pace di chi sa fin dall’inizio che questa è la fine più che programmata del solito nulla.

Buon Acquisto!