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Liste D’Attesa: Tempi Ridotti Per Usufruire Delle Prestazioni

Di Monica Surace
(Postilla E Sottotitolo), Di Vittorio Venditti

Ma Non E’ Che Adesso Vi Dobbiamo Dire Pure Bravi?

Asrem

“Le criticità nello smaltimento delle liste d’attesa, oggi sono legate nella maggior parte dei casi ed in questo particolare momento storico, alla carenza di medici”: dall’ASReM giungono ulteriori precisazioni in merito.

Come spiegato dalla Direzione Strategica “esistono delle difficoltà, ma negli ultimi mesi è stato registrato un evidente miglioramento nei tempi d’erogazione delle prestazione e se qualche performance è peggiorata è perché mancano professionisti e non vi sono strutture accreditate che possano (o non hanno data disponibilità) a garantire il servizio”. Insomma, una condizione generale legata a diversi fattori.

Intanto, su 65 tipologie di prestazioni, c.d. traccianti poiché monitorate dall’Agenas e dal Ministero della Salute, per cui ci sono pazienti in lista, tante garantiscono minori tempi d’attesa rispetto al passato.

A determinare il nuovo assetto il costante lavoro dei vertici ASReM che negli ultimi mesi del 2023 hanno presa in mano la situazione ridefinendo le agende e sollecitando lo snellimento delle medesime liste.

Passando dalla verifica della corretta ed appropriata prescrizione che in prima battuta indica priorità e tempi d’attesa, fino ad arrivare al supporto dei privati accreditati, l’Azienda Sanitaria molisana non sta lasciando nulla al caso ed i numeri lo dimostrano.

Confrontando il bimestre novembre-dicembre del 2023 (poco dopo l’insediamento della nuova dirigenza ASReM) e l’ultimo del 2024 (maggio-giugno) è possibile notare che i tempi medi d’attesa:
– per una visita cardiologica sono passati da 158 giorni a 94 (con indice di performance del 51%)
– per una visita endocrinologica da 174 a 104  giorni (con indice di performance del 50%)
– per una visita ginecologica da 85 a 55 giorni (con i.p. del 71%)
– per una visita urologica da 107 giorni a 83 (con i.p. del 57%)
– per una visita pneumologica da 109 giorni a 56 (i.p. del 68%)
– per mammografia monolaterale da 206 a 33 giorni (i.p. 67%)
– per TC senza e con contrasto torace da 110 a 74 giorni (i.p. 58%)
– per TC  senza e con contrasto addome da 126 giorni a 70 (i.p. 62%)
– per TC senza e con contrasto addome inferiore da 122 a 64 giorni (i.p. 69%)
– per TC senza e con contrasto addome completo da 97 a 71 giorni (i.p. 58%)
– per TC cranio-encefalo senza e con mdc da 117 a 62 giorni (i.p. 67%)
– per RMN di encefalo e tronco encefalico da 112 a 96 giorni (i.p. 55%)
– per RMN di encefalo e tronco encefalico senza e con mdc da 169 giorni a 93 (i.p. 61%)
– per RMN della colonna in toto da 137 a 74 giorni (i.p. 65%)
– per RMN della colonna in toto senza e con mdc da 207 giorni a 22 (i.p. 91%)
– per Eco (color) doppler cardiaca da 131 giorni a 95 (i.p. 53%)
– per Ecografia dell’addome superiore da 119 a 82 giorni (i.p. 61%)
– per Ecografia dell’addome completo da 137 giorni a 99 (i.p. 53%)
– per Colonscopia totale con endoscopio flessibile da 117 giorni a 75 (i.p. 55%)
– per Esofagogastroduodenoscopia con biopsia in sede unica da 104 a 73 giorni (i.p. 56%)
– per Elettrocardiogramma da 112 giorni ad 80 (i.p. 60%)
– per Elettrocardiogramma da sforzo con ciclo ergometro o con pedana mobile da 130 giorni a 49 (i.p. 74%)
– per Spirometria semplice da 125 a 59 giorni (i.p. 70%)
In linea generale i tempi d’attesa si sono concretamente ridotti su più prestazioni.

Di contro, si sono allungate le tempistiche su:
– TC del rachide e speco vertebrale toracico da 28 a 62 giorni
– TC bacino e articolazioni sacroiliache da 81 a 214 giorni
– Ecografia monolaterale della mammella da 211 a 261 giorni

Prestazioni, queste ultime, attenzionate dal sistema sanitario regionale per invertire il trend e per rispondere a tali esigenze si continua a lavorare al reperimento di medici che rispondano alle richieste del territorio. In ogni caso, nel rispetto della normativa vigente, come sottolineato dal direttore generale ASReM Giovanni Di Santo “la pubblicazione delle liste d’attesa è avvenuta così come previsto dalla legge, ossia entro il 30 luglio. Dunque, aldilà delle “speculazioni mediatiche” l’Azienda sta operando alacremente e non senza difficoltà, per assicurare certezza e sicurezza di cura al cittadino molisano. Infine e certamente lontano da ogni forma di giustificazione, si specifica pure che i ‘tempi d’attesa’ in regione non sono differenti da altre realtà (dette ‘virtuose’) anzi sono spesso ‘ridotti’ ponendo ancora una volta l’utente al centro delle attività portate avanti dall’ASReM”.

‘Per ora gli “utenti” pazientemente muoiono, contribuendo non poco allo snellimento delle liste’.