Di Antonio Pirozzi
Tappeto rosso nel borgo antico di Termoli con l’ultima giornata di proiezioni dei cortometraggi in concorso.
In programma “Destino” di Stefano Quaglia, film che esplora le coincidenze e gli incontri casuali che determinano il corso della vita delle persone, mettendo in luce come il destino giochi un ruolo cruciale nella nostra esistenza;
“Ignoti” di Giuseppe Brigante, un misterioso racconto che intreccia storie di vita e di identità nel mondo di oggi.
Si prosegue con “Bordovasca” di Giuseppe Zampella, riflessione su relazioni umane e sociali, profonde eppure leggere, come quelle durante il relax ai bordi di una piscina.
Attraverso una lente contemporanea, esplorando temi di rinascita e trasformazione, “Kore” di Fabiana Russo è un’opera che esplora miti antichi e moderni, mettendo in scena una reinterpretazione del mito greco di Persefone. Ancora, sullo schermo ci sarà “Ma’” di Fabrizio Caperna, una breve e intensa riflessione sul rapporto madre-figlio, esaminando i sacrifici, l’amore incondizionato e le sfide quotidiane che definiscono il legame familiare.
In “S’ozzastru”, corto animato di Carolina Melis, il racconto di un albero millenario, ambasciatore resiliente della natura e testimone silenzioso della storia, oggi sotto forma di tragedia.
In “Fortissimo” di Victor Cesca invece, troviamo Guy, un pianista appassionato della sua musica che vede la sua vita capovolta quando la chiesa dove officia accoglie una misteriosa bambina che presto gli ruberà la scena.
Infine, parteciperà al festival come fuori concorso “Miss Polly had a Dolly” diretto da Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini (Italia), il primo corto italiano prodotto totalmente con l’intelligenza artificiale, con la parodia vocale di Scarlett Johansson e Peter Weller: le due voci si alternano sullo sfondo del deserto di Sonora, in un bunker adibito alla conservazione criogenica dei corpi defunti di alcuni milionari. Il corto riceverà il premio Technology Award Key Partner, il premio speciale per ragionare sul futuro del cinema.
I titoli in programma concorreranno per vincere i premi di miglior cortometraggio, miglior attore, miglior attrice, miglior regista, miglior fotografia e infine miglior poster, uno dei premi più particolari e apprezzati del festival. A questi si aggiunge anche il premio del pubblico, assegnato da una giuria popolare composta da 100 persone. A valutarli è stata la giuria composta dal regista Pierfrancesco Citriniti, dalle attrici Greta Ferro, Angela Curri, Claudia Napolitano e dalla giornalista Martina Barone.
Gran finale in bellezza dalle 23, a seguire le premiazioni: venerdì sarà ospite Erica Mou (cantautrice pugliese, classe 1990) che porterà un live particolare in cui la sua musica si fonderà “con il suono delle onde che sbattono alle mura del borgo e permettendo un dialogo molto ravvicinato con il pubblico”. Erica Mou ha collaborato negli anni con i nomi più importanti della musica italiana, pop e alternativa.
La notte prosegue in musica dalle 00.30 con “Dopo l’Alta Marea dj set” a cura di Fulvio Astratto.
Per la sezione artistica, curata da Adele Sorressa e Chiara Tuttolani, continua per l’ultimo giorno sempre dalle ore 18 l’esposizione “Fiore Mio – Frames” di Viola Mancini che ha girato e diretto l’omonimo videoclip del cantautore Andrea Laszlo De Simone. La mostra presenta la proiezione del video e le riproduzioni dei frame cartacei, realizzati attraverso la tecnica della cianotipia, utilizzati poi per il videoclip, un mix di animazione e footage in stop motion.
L’ingresso alla serata è libero su prenotazione al sito https://www.altamareafestival.it/