Di Vincenzo Ciccone
Il libero a Campobasso con l’obiettivo di crescere ulteriormente
«Adoro prendere campo e responsabilità sia con la ricezione che in difesa»
«Mi piace anche disimpegnarmi in fase di ricostruzione»
Nel suo caso accettare la chiamata degli EnergyTime Spike Devils Campobasso è stata l’occasione per riavvicinarsi a casa. Ventottenne nato a Foggia ed alto 183 centimetri, Gabriele Calitri andrà a disimpegnarsi da libero aggiungendo un’ulteriore fermata di spessore in una carriera che l’ha visto nelle ultime due stagioni sempre nella serie A3 a Garlasco, dopo un biennio ad Aversa (dov’era stato compagno di squadra del centrale rossoblù Stefano Diana), una stagione a Palmi ed un percorso fatto anche di A2 a Matera e B (o B1) tra Ugento, Cosenza, Lucera e Cerignola.
«Mi appresto ad iniziare quest’avventura campobassana con tanto entusiasmo dopo le due stagioni al Nord con la possibilità di stare quasi a casa. Farò parte di un club dove, complice il triplete della scorsa stagione, non mancherà certo l’entusiasmo, anzi. Proprio per questo non vedo l’ora di iniziare e di conoscere dal vivo società, staff e compagni».
Proprio il percorso da applausi dei rossoblù nella passata stagione sarà per certi versi una responsabilità di non poco conto per i giocatori impegnati col team in questa stagione.
«Quando hai vinto tutto – concorda Calitri – occorre fare di tutto per mantenersi a quel livello, motivo per cui dovremo cercare di vincere più gare possibili. Questo dovrà essere il mood cui dovremo ispirarci nel corso della stagione con l’intento di puntare a dare il massimo».
Da libero, il giocatore pugliese ha una modalità molto precisa relativamente al modo di intendere il suo ruolo.
«Mi piace prendere campo in ricezione – argomenta – e questo è emerso con ancora più forza nel mio biennio a Garlasco e in generale anche in difesa, adoro le responsabilità cercando di aiutare i compagni sia col primo tocco che in fase di ricostruzione. Quest’ultimo aspetto mi piace e non poco perché ti mette nel vivo dell’azione e ti fa sentire parte rilevante del gruppo».
Del resto, responsabilità e gestione dell’eventuale errore sono due aspetti con cui questa tipologia di ruolo deve fare i conti costantemente.
«Rispetto ai laterali rischiamo magari di toccare pochi palloni per set, ma in quelli dobbiamo dimostrare di esserci. Proprio per questo occorre lavorare sodo in palestra, pensando a farsi trovare pronti sempre, a maggior ragione avendo più concentrazione sulla palla successiva».
Parole in grado di dare belle sensazioni anche (e soprattutto) al pubblico rossoblù. Una tifoseria che il giocatore pugliese ha avuto modo di apprezzare dal vivo alle Final Four di Coppa Italia di serie B a fine marzo.
«Giocare con un pubblico del genere è appassionante. Mi auguro che anche quest’anno potrà vivere tante belle soddisfazioni e l’auspicio è quello di riuscire a farlo divertire ulteriormente. Tocca a noi farlo e proprio per questo, ribadisco, non vedo l’ora di iniziare a lavorare con il resto del gruppo in vista della nuova stagione».
A livello personale, in tal senso, l’intento di Calitri è quello «di lavorare sodo, crescere e puntare a migliorare sia tecnicamente che tatticamente in sinergia col resto dei compagni di squadra».