Di Vittorio Venditti
Controcorrente
Oggi più di qualcuno storcerà il naso nel leggere questo scritto, magari immaginando la difesa del partito fascista o corbellerie simili: per chi la pensa così, il consiglio è di lasciare queste pagine, atteso che chi scrive non dia alcuna importanza ai numeri. In questo giorno qui si festeggia il compleanno di chi, osannato e slinguazzato per vent’anni, è stato poi sputato nel momento della disgrazia: sempre saliva è!
O Duce, tu hai poste in essere tante azioni a dir poco discutibili, spesso obbligato da chi ti ha sponsorizzato. Da questo e dalle esperienze vissute, chi ti sta ricordando ha tratto l’insegnamento che per valere qualcosa devi lottare da solo e devi saper accettare i tuoi limiti. Alle stupidaggini però (che che ne dicano i detrattori) si contrappongono una serie di soluzioni di governo che sono in essere ancora oggi e che in tanti, è davvero il caso di dire in troppi, attribuiscono a chi è venuto dopo di te a ricoprire quel posto di politico, sponsorizzato dagli stessi poteri che hanno aiutato te ed hanno portato alla catastrofe l’Italia intera.
Per chiudere, o Duce, il regalo di compleanno offerto da questa voce consiste nel riconoscere i tuoi meriti. Bello sarebbe ora se qualcuno provasse ad applicarli nella gestione dello Stato.
ANCORA AUGURI!!!