Di Jula Papa
Ieri presso la Struttura commissariale si è riunito formalmente l’Organismo regionale di coordinamento, Governance e monitoraggio della rete Oncologica Regionale del Molise ROR, formalizzata con DCA del Commissario ad Acta n.82 del 06.052024. Un organismo composto da professionisti sanitari, Azienda Ospedaliera e Associazioni di pazienti e volontariato.
La realizzazione della ROR nel Molise era attesa da anni, AIl, Cittadinanzattiva e LILT Campobasso, quali Associazioni che rappresentano i pazienti e i loro familiari, da sempre ne hanno sollecitata la sua attuazione perché sul fronte dell’organizzazione dei servizi, la svolta è rappresentata proprio dalla sua istituzione. Le malattie oncologiche impattano sulla vita dei pazienti e su quella delle loro famiglie, influiscono negativamente sugli aspetti lavorativi, sulle relazioni sociali, sulla condizione economica e psicologica.
La ROR è definita come un “modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate, professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e socio-sanitari di tipologia e livelli diversi nel rispetto della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica organizzativa.
E’ proprio da questi aspetti che c’è stata un’ampia e condivisa discussione, oltre che scambi di esperienze tra professionisti sanitari e mondo associativo che permetteranno di pianificare le attività.
Il primo passo ora è quello di attivare i Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) che riguardano le neoplasie della mammella, peraltro già istituito, del colon-retto, altre neoplasie del tratto gastro-enterico, (pancreas), della prostata e della vescica , del polmone e dell’apparato genitale femminile.
Vista anche la frequenza di malattie Ematologiche, è stata chiesta da parte dell’AIL l’inserimento di questa patologia nel decreto.
La collaborazione che il volontariato intende sviluppare avrà quali presupposti gli interventi caratterizzati dalla relazione d’aiuto e il supporto al paziente oncologico, inserito nei livelli assistenziali contenuti nelle diverse aree di intervento previste dal Piano Oncologico Nazionale che comprendono prevenzione, diagnosi e cure di alta qualità.
Il prossimo incontro è stato stabilito per fine settembre.