Di Luca Giordano
Parafrasando lo storico successo del cantante emiliano Nek (Laura non c’è), raccontiamo oggi quello che sta succedendo da più di quindici giorni a Venafro, dove in questo luglio caldo è mancata completamente l’acqua in vari quartieri cittadini e dove ancora oggi si fatica a far tornare la pressione acquifera che sia in grado di poter soddisfare le necessità degli utenti.
Ma partiamo dal principio, da quando a metà luglio è iniziata a scarseggiare l’acqua nelle case venafrane sempre più fino ad arrivare ad uno stato di secchezza permanente. Inutile elencare i disagi a cui può andare incontro una famiglia privata dell’acqua, elemento fondamentale per garantire salute ed igiene soprattutto in questo periodo così climaticamente caldo.
Subito sono montate le proteste del popolo venafrano verso il Sindaco Alfredo Ricci che in un post pubblicato sui social, addossava la colpa all’Azienda Regionale Molise Acque la quale nei giorni di maggiori criticità nel venafrano non rispondeva nemmeno più ai centralini intasati dei molti utenti arrabbiati e stufi per l’incresciosa situazione.
Ovviamente, l’opposizione della giunta comunale non aspettava altro per far voce grossa sulla presunta incapacità di gestione del sindaco in carica così per tirar acqua (pochissima) al proprio mulino.
Nel frattempo un’ordinanza comunale che entra oggi in vigore dice che i venafrani non potranno far uso di acqua dalle ore 23 alle 5 del mattino per poter fronteggiare al meglio i prossimi giorni che si preannunciano altrettanto bollenti.
in tutto questo però s’è riscoperta l’importanza vitale dell’acqua, non a caso rinominato ‘oro blu’.