Di Michele Simiele
1°: SEDUTA DELLA PRIMA COMMISSIONE. – La Prima Commissione permanente, presieduta da Roberto Di Pardo, nella seduta di oggi ha provveduto, dopo aver eseguita l’istruttoria di competenza, ad esprimere a maggioranza (2 voti favorevoli, Fanelli e Gravina, e 3 contrari, D’Egidio, Di Pardo e Niro) parere negativo sulle due proposte di richiesta di indizione di referendum popolare, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, per l’abrogazione, l’una parziale e l’altra totale, della legge del 26 giugno 2024, n. 86, recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”. La prima proposta era stata presentata dalle Consigliere Fanelli e Salvatore, la seconda, invece, dai Consiglieri Fanelli, Romano, Salvatore e Facciolla.
In verità era stata presentata anche un’altra proposta d’abrogazione totale della legge 86 del 2024, da parte dei Consiglieri Greco, Primiani, Gravina e Romano, soluzione che però anche su richiesta degli stessi firmatari, considerata la comunanza dell’oggetto, è stata ritenuta assorbita dalla proposta di Fanelli, Romano, Salvatore e Facciolla.
2°: PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE N. 37. – I Consiglieri Stefania Passarelli e Armandino D’Egidio hanno presentata una proposta di legge regionale -contraddistinta con il n. 37 – concernente: “Istituzione dell’Agenzia regionale per la montagna e disposizioni per lo sviluppo delle zone montane”.
Il testo presentato prevede che la Regione, riconoscendo e promuovendo la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane, il cui sviluppo integrale costituisce obiettivo d’interesse prioritario, istituisca l’Agenzia Regionale per la Montagna e ne individui le funzioni.
L’Agenzia è chiamata ad attuare il “Piano di sviluppo della montagna”, nonché ad assicurare l’armonizzazione e l’efficacia delle politiche della montagna, in armonia con la decisione di addivenire all’estinzione delle già soppresse Comunità Montane.
Il Piano – come s’evince dall’articolato- è un atto di indirizzo programmatico all’interno del quale sono definiti gli obiettivi, le procedure e le modalità d’intervento per lo sviluppo delle aree di montagna.
La proposta di legge prevede altresì che siano conferiti all’Agenzia i compiti di: svolgimento delle attività e delle funzioni precedentemente attribuite alle disciolte Comunità montane; proseguimento, quale Commissario unico e avvalendosi dell’ausilio della “cabina di regia” di cui al comma 4 dell’art. 70 della legge regionale n. 2 del 16 gennaio 2012, delle residuali attività di liquidazione delle soppresse Comunità montane; individuare, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni già assegnate da altri soggetti nell’ambito delle competenze del settore, degli interventi di sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale; promozione, conservazione e valorizzazione del patrimonio agro-silvo-pastorale pubblico e privato; favorire la multifunzionalità delle imprese agricole stipulando contratti di collaborazione, di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57), con gli imprenditori agricoli; valorizzare le potenzialità produttive, ricreative e culturali dell’ambiente rurale e naturale promuovendo lo sviluppo del turismo rurale mediante progetti che assicurino la riqualificazione dei borghi montani per migliorarne l’attrattività turistica, la pluriattività delle aziende agricole, orientata a fornire servizi d’accoglienza in campo turistico, il mantenimento della funzionalità delle infrastrutture escursionistiche, la valorizzazione delle produzioni agricole tipiche del territorio rurale; provvedere, per i comuni montani con meno di cinquemila abitanti nei quali il servizio di trasporto pubblico è mancante oppure non adeguato ai bisogni delle popolazioni locali, ad organizzare il trasporto di persone e merci anche in deroga alle norme regionali vigenti, utilizzando i mezzi di trasporto disponibili sul territorio e ricercando l’integrazione con i servizi di linea già istituiti.
Ancora, la pdl prevede che la Regione riconosca il ruolo multifunzionale dell’imprenditore agricolo, gli consenta di derivare dall’ambiente e dal territorio in cui egli opera forme alternative di reddito, riconoscendolo interlocutore privilegiato dell’Agenzia per la Montagna e delle altre amministrazioni pubbliche regionali, per l’affidamento di servizi o lavori riguardanti: la tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio e all’erogazione dei servizi ecosistemici, ivi compresa la mitigazione dei cambiamenti climatici; lo sviluppo socioeconomico del territorio e alla conservazione delle peculiarità storiche e culturali dello stesso.
3°: CONVOCAZIONE DELLA SEDUTA N. 18 DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 24 LUGLIO 2024. – Il Presidente Quintino Pallante ha convocato per mercoledi 24 luglio, con inizio previsto per le ore 10.00, la prossima seduta del Consiglio regionale.
Questi gli argomenti iscritti all’ordine del giorno:
• Proposta di legge regionale n. 10, d’iniziativa del Presidente della Giunta regionale, concernente «Ulteriore intervento modificativo, ai sensi dell’art. 17-bis della legge regionale 24 ottobre 2005, n. 36, come modificata dalla legge regionale 18 aprile 2014 n. 10 concernente: “Modifiche allo Statuto della Regione Molise, nel testo approvato con deliberazioni del Consiglio regionale n.184 del 19 luglio 2010 e n.35 del 22 febbraio 2011 e modificato, a norma dell’art. 17-bis della legge regionale 24 ottobre 2005, n. 36, con deliberazioni del Consiglio regionale n.213 del 19 ottobre 2012 e n.258 del 20 dicembre 2012″» [Approvata in prima lettura in data 5 marzo 2024 (atto n. 14/2024)];
• Elezione del Garante regionale dei diritti della persona.