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FAUNA SELVATICA: SERVE AGGIORNAMENTO PREZZIARIO RISARCIMENTO DANNI DA PREDATORI

Di Cesare Scalabrino

Coldiretti Molise

Gli attacchi predatori (in primis da parte dei lupi) che gli allevatori molisani subiscono costantemente, richiedono con urgenza l’adeguamento del prezziario regionale per l’indennizzo dei danni. Ne è convinta Coldiretti Molise che sulla questione ha inviata una missiva a firma del Presidente e del Direttore regionale dell’Organizzazione, Claudio Papa e Aniello Ascolese, al Presidente della Regione Francesco Roberti ed all’Assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Micone.

“In Italia, negli ultimi anni – spiegano Papa e Ascolese – s’è registrato un forte aumento, da nord a sud, della popolazione di lupi. L’Ispra, nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU, ha infatti stimato intorno a 3.300 il numero di esemplari di questa specie: 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola. Tuttavia – evidenziano Papa e Ascolese – se il ritorno della presenza del lupo negli areali italiani è un fenomeno positivo sul piano della tutela della biodiversità, d’altro canto, l’assenza della messa in atto di adeguate misure di prevenzione ha determinato un incremento nei danni, mettendo a rischio la continuità delle attività zootecniche sui territori. Anche nella nostra regione – si legge nella missiva – il lupo è tornato a popolare vaste aree non solo montane, dal momento che questi predatori scendono dai monti inseguendo le loro prede (come i cinghiali) e pericolosamente s’avvicinano sempre più alle aziende agricole e zootecniche, spingendosi fin dentro i centri abitati. Maggiormente a rischio dagli attacchi dei lupi sono le aziende zootecniche che con sempre maggiore frequenza subiscono attacchi al loro bestiame, sia esso composto da ovini, bovini o equidi sia al pascolo che nei ricoveri, come avvenuto di recente in un’azienda zootecnica alle porte di Campobasso dove un branco di lupi è entrato in una stalla protetta da un alto recinto, sgozzando 13 pecore”.

Il fenomeno degli attacchi dei lupi al bestiame è particolarmente sentito anche nel territorio di Montenero Val Cocchiara, dove l’allevamento di bovini e di equidi della specie “Pentro” avviene da tempo immemorabile allo stato semi brado.

“In caso d’attacco da parte di lupi – spiegano i dirigenti di Coldiretti – oltre a fare la conta della perdita degli animali uccisi, gli allevatori subiscono anche un danno indiretto, in quanto lo stress subito dagli animali ‘superstiti’, siano essi ovini o bovini,  provoca drastiche riduzioni della produzione di latte, fattore questo che fa lievitare enormemente l’ammontare dei danni”.

Per questo, ferme restando le giuste misure di protezione che ogni allevatore deve mettere in essere a tutela dei suoi capi, Coldiretti ritiene necessario rivedere il meccanismo d’accertamento e di risarcimento che “dovrebbe coprire, non solo i costi per la  perdita del capo, ma anche la mancata produzione di latte o di carne. In particolare, l’indennizzo dovrebbe essere calcolato sulla base di principi equitativi, considerando la specie dell’animale predato e facendo riferimento ai prezzi di mercato, cosa che oggi purtroppo non avviene essendo previsto dal “prezziario” in essere presso la Regione Molise un risarcimento che s’allontana moltissimo dall’effettivo valore dei capi. In proposito, può essere d’esempio quanto attuato anche da altre Regioni italiane; da ultima le Marche che a novembre 2023 ha aggiornati gli importi dei risarcimenti per i danni da predazione per gli ovini, i bovini e gli equidi, basandosi sull’effettivo valore di mercato degli animali predati. Riconoscere agli allevatori un giusto indennizzo – concludono Papa e Ascolese – consente loro di poter continuare a svolgere la propria attività, evitando la chiusura di tante aziende e con essa lo spopolamento di vaste aree interne ove l’allevamento risulta essere l’unica risorsa praticabile”.